La Chiesa di Santa Maria delle Grazie è un tesoro dimenticato di Terni, che torna alla luce grazie ai lavori di restauro realizzati dalla Confraternita di San Giuseppe e San Francesco di Paola con il contributo della Fondazione Carit. Lunghi anni di abbandono e degrado hanno segnato profondamente le opere d’arte e le decorazioni in essa contenute, ma con la conclusione della prima fase dei restauri la Chiesa delle Grazie è tornata visitabile e sono riprese le funzioni religiose ogni domenica alle ore 18,30. La prima fase è durata circa un anno e mezzo e ha visto la realizzazione di lavori per un valore di oltre 130.000 euro che sono stati possibili grazie alla generosità dei ternani, mobilitatisi per recuperare l’edificio religioso.
“Mi ha colpito l’affetto che hanno manifestato i ternani per la Chiesa e per l’area de Le Grazie, commenta Padre Angelo Gatto responsabile della Confraternita, offrendo spontaneamente servizi e contributi. Ringrazio i confratelli e i volontari che sono stati le mani e il cuore di Dio. Non si tratta solo di recuperare un edificio storico caro alla memoria della città, ma anche di rigenerare un luogo dove i giovani, che oggi vivono disagio e smarrimento, possano riprendere a stare insieme e riaccendere la speranza. Grande è stata l’attenzione e il sostegno da parte anche degli enti locali e un ringraziamento sentito va alla Fondazione Carit, all’ASL e al Comune di Terni che, nelle rispettive competenze, hanno contribuito a questo primo risultato”.
Il Presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini ha comunicato che l’impegno della Fondazione in favore di questa antica e splendida chiesa ternana proseguirà anche nel prossimo futuro. Dopo aver contribuito, infatti, alla prima fase di messa in sicurezza della chiesa con un sostegno di 20.000 Euro, a breve verranno appaltati i lavori di restauro della cappella dedicata ai SS. Francescani e della volta della navata centrale. Un impegno importante, afferma Carlini, che il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha inteso fortemente realizzare nell’ambito del “Fondo Grandi iniziative” per il territorio. La soddisfazione della conclusione della prima fase dei lavori e soprattutto della restituzione dell’edificio all’uso pubblico conferma e rafforza l’impegno per la prosecuzione dei lavori al fine di restituire l’edificio completamente restaurato alla città.