I gruppi consigliari di Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, Senso Civico e Terni Immagina hanno tenuto una videoconferenza stampa per illustrare l’attività svolta nel 2020 nonché gli obiettivi programmatici e politici per il 2021.
“Ci tenevamo a fare questa conferenza tutti insieme – ha esordito il capogruppo del PD a Palazzo Spada Francesco Filipponi – è l’inizio sicuramente di un percorso più lungo. Noi rappresentiamo il 45% dei consensi elettorali delle elezioni del 2018, l’auspicio è che questo bacino possa dare in futuro dei riscontri positivi per i cittadini ternani e la città di Terni tutta. Come forze di opposizione stiamo portando avanti un lavoro progettuale, opposizione che prova a diventare alternativa alla destra che guida la città con idee da mettere in campo per avere una visione di futuro di Terni. Molte cose vengono abbandonate, tra tutte cito la città della salute con un investimento previsto di circa 20 milioni di euro, il piano periferie che viene proseguito dà questa amministrazione per soli due progetti su 20 quando, invece, quel contenitore doveva produrre un investimento di circa 13 milioni di euro. Poi le opere pubbliche che vengono proseguite in quanto iniziate dalla precedente amministrazione, come il progetto del PalaTerni deliberato nel 2016, nonché le strade (via XX settembre, via Bramante, via Lungonera, concluse grazie ai 13 milioni 889 mila euro lasciati dalla precedente amministrazione nelle casse, il centro di canottaggio di Piediluco dove l’anno scorso dovevano essere impiegati un milione di euro di canoni idrici per la riqualificazione, ma non è avvenuto, il consiglio comunale ha deliberato solo l’approvazione di un progetto esecutivo per 800 mila euro. C’è un rischio di perdite di quei fondi destinati al nostro territorio. Un’altra criticità è rappresentata dall’aumento delle tariffe idriche, per un triennio, dell’8%. L’ASM ha 118 milioni 600 mila euro di debito. Non c’è stato nessun intervento del sindaco negli ultimi 12 mesi in consiglio comunale. L’auspicio che in questi primi mesi dell’anno ci possa essere una soluzione per il bilancio, ovvero l’anticipazione di tesoreria per oltre 13 milioni da inscrivere nel bilancio ordinario del Comune. Poi c’è l’area di crisi complessa, uno strumento abbandonato dal sindaco Latini, che invece dovrebbe essere implementato perché all’interno di quello strumento erano previste risorse per circa 9 milioni di euro per il polo universitario ternano. Quelle risorse sono ferme. Infine il lavoro, abbiamo delle crisi aziendali importantissime in atto, c’è bisogno di presenza del sindaco, della maggioranza, c’è bisogno della Regione dell’Umbria. In questi mesi non ho mai visto alle varie manifestazioni esponenti della giunta regionale, in primis della presidente Tesei. Per il lavoro noi proponiamo la convocazione degli stati generali del lavoro per addivenire a soluzioni che possano essere prospettate anche dall’amministrazione comunale.”
“Le opposizioni tendono alla costruzione di una prospettiva, ha evidenziato Alessandro Gentiletti di Senso Civico, una visione su cui investire. Abbiamo sperimentato l’incapacità di questa amministrazione, giorno dopo giorno si alterna al nulla politico un’assenza totale di ricambio generazionale, di prospettiva. In questi due anni abbiamo visto un sindaco assente, un vuoto delle istituzioni sia fisico sia fattivo. Nessuno dei nodi cruciali e importanti è stato affrontato né è stata delineata una visione e una strategia da parte di questa amministrazione. Il sindaco è stato presente solo nelle polemiche inutili e nelle battaglie ideologiche che hanno diviso la città. Vogliamo restituire alla città un protagonismo che ora non ha e che questa amministrazione non ha saputo realizzare. L’assenza di politiche per lo sviluppo del lavoro è ciò che di più tremendo abbiamo visto in questi due anni. Non è stata convocata nessuna conferenza programmatica. Si parla di Ast come futuro della città, certo rappresenta oltre il 63% del Pil cittadino, ma non si può pensare che sia soltanto quella la visione che si ha della città per il lungo termine, rischia di essere riduttiva, penalizzante. Manca la propositività, di raccogliere gli stimoli che vengono dalla società. Anche sulle emergenze sociali c’è stato un fallimento clamoroso dell’amministrazione comunale: il ritardo nella consegna dei bonus spesa, nelle politiche agli affitti, nell’assegnazione delle case popolari. Sindaco ed amministrazione sono assenti perché oltre alla logica spartitoria del potere null’altro contraddistingue l’attività di questa maggioranza. Vogliamo sostituire l’inadempienza del sindaco anche con quelle forze di maggioranza che si assumono le loro responsabilità, collaborando e partecipando. Quelle forze di maggioranza ed in particolare la Lega, sono responsabili del sindaco che hanno scelto e le prime che dovranno risponderne ai cittadini.”.
“Idee condivise da tutti i gruppi di opposizione – ha affermato Paolo Angeletti di Terni Immagina – vogliamo immaginare un futuro, anche se non è così facile da raggiungere in questo momento. La responsabilità di questa amministrazione è di non aver tentato un progetto globale. Ora dobbiamo collaborare e non denigrare, chi ha potere gestionale cerchi di fare meglio e di non perdersi in proclami inattuabili e improbabili”.
“Io parto da un punto fondamentale – ha dichiarato Federico Pasculli del M5S – che è il riequilibrio territoriale e non è cambiato nulla. La Presidente Tesi durante il Defr ha bocciato il programma della Lega di Terni, quello che ha portato il sindaco ad essere eletto. Continua a prende a schiaffi il suo partito, un partito dove chi difende il proprio territorio viene cacciato via. Terni a causa di queste lotte sta perdendo tutte le partite strategiche. Lo sviluppo economico è assente. In questa città si continua a parlare del circo mediatico di grandi progetti, di contenitori di scatole vuote perché quella che doveva essere l’opera di rilancio di Terni – lo sviluppo economico, l’economia – in realtà è completamente abbandonata. Per quanto riguarda i fondi strutturali per ogni euro che arriva in provincia di Terni 10 ne arrivano in quella di Perugia. A Perugia sono concentrate tutte le sedi direzionali, 60 servizi su 62. La situazione ambientale è drammatica: il centro destra ci sta riportando indietro di 20 anni nell’approccio verso tali situazioni, negando l’impatto predominante di industrie ed inceneritori. Nel documento di economia e finanza della Regione si parla di elevate concentrazioni di Pm10 nella conca Ternana: 75% derivante da combustione di biomasse, ossia riscaldamenti domestici, 11 % dal traffico e solo il 5% dovuto ai processi produttivi. Nel nostro emendamento respinto dalla maggioranza, invece, 20,2% è attribuito al riscaldamento domestico, il 27,8 al traffico e 17 all’industria. Stiamo curando gli effetti e non la causa, esattamente come prima.”
“In questi due anni abbiamo cercato di capire queste nuove forze politiche come avessero intenzione di cambiare la città – ha concluso Luca Simonetti del M5S – oggi ci ritroviamo a constatare che sono rimaste le solite pratiche di gestione del potere, cambiamenti che si rivelano un semplice passamano. Ci troviamo a fare i conti con tutta una serie di questioni che rimangono irrisolte. Non ci piace dove la maggioranza sta portando la città. La priorità in questa fase è avere un atteggiamento responsabile evitando polemiche strumentali. Ma dove la politica è assente noi cercheremo di valutare, analizzare e proporre.”