Si sono svolti oggi pomeriggio, in un clima di grande commozione, nella chiesa di San Zenone i funerali di Fabrizio Falcioni, deceduto in un incidente stradale a Terni, lo scorso 9 agosto. Il quartiere si è unito al dolore dei famigliari, soprattutto della figlia Marta. E’ stata lei a far volare in cielo tanti palloncini bianchi (e uno rosso), visibilmente commossa.
“In questo momento così delicato non è facile trovare parole – ha detto don Luciano Aflorei che ha celebrato il rito funebre – per queste situazioni così improvvise, impreviste e inaspettate. Non ci sono spiegazioni, non c’è un senso, non c’è una logica. Da una parte mi vengono in mente i momenti belli che ho diviso con Fabrizio – ha aggiunto don Luciano – le sue passioni che non conoscevo per il tennis e per la musica e questo fa nascere dentro di noi quel velo di tristezza e di dolore per una morte inaspettata, dall’altro mi colpisce la parola di Dio che ci invita ad aprire lo sguardo e il cuore alla speranza. Fabrizio non ha terminato la sua vita ma è entrato in una nuova dimensione della sua vita, è nell’abbraccio di Dio, ha l’opportunità di una nuova vita”.
“Fabrizio ci lascia il testimone – ha concluso don Luciano – le cose belle che ha testimoniato portartele avanti, sappiate non sprecare il tempo”.
Don Luciano ha fatto anche un breve accenno all’incidente stradale in cui ha perso la vita Fabrizio Falcioni e ha detto: “ha terminato la sua vita sulla strada, in maniera ingiusta, travolto dalla disattenzione e dalla fragilità”.
Sul sagrato della chiesa un lungo applauso ha accolto il feretro. Poi i palloncini nel cielo e l’ultimo viaggio.
Così l’addio a Fabrizio.