10 ragazzi e ragazze tra i 12 e i 17 anni hanno preso parte a Explora: un’esplorazione urbana della durata di 20 ore organizzata da Associazione Demetra con il contributo del Comune di Terni- Assessorato alle Politiche Giovanili.
Dalle ore 16 del sabato alle ore 12 del giorno seguente, nella stessa notte in cui – dopo due anni di assenza – sfilavano i carri allegorici del Cantamaggio, un gruppo di adolescenti percorreva la città con l’obiettivo di scovare l’intimo legame che ci lega ad essa.
L’esperienza, ideata dall’artista e attivista Caterina Moroni, coadiuvata dai membri dell’associazione che per molti anni a Terni ha gestito un Centro di Aggregazione Giovanile e che si occupa, tra le varie attività, anche di arte performativa e contemporanea, è stata preparata nei minimi dettagli.
L’itinerario, ha toccato il Parco di viale Trento, Quartiere Italia, Città Giardino e il CAOS, la passerella sul fiume Nera, l’opera incompiuta di Beverly Pepper, Largo Frankl, l’Obelisco, Ponte Allende, il Parco Fluviale del Fiume Nera, San Martino, Colle dell’oro, Zona Fiori, Cardeto e il Cimitero.
Accolti da cittadini generosi, il gruppo è entrato anche in spazi privati come al 17esimo piano di un palazzo per ammirare la città dall’alto o in giardini privati per cenare e dormire.
L’esperienza si è conclusa con una visita allo Stadio deserto e aperto per l’occasione.
“Sarà strano rivedere questi posti dopo che li abbiamo vissuti così, insieme, credo che saranno un po’ più miei” ha commentato una giovane partecipante al laboratorio.
Il programma era volutamente ambizioso, ma i giovani partecipanti si sono dimostrati energici ed estremamente partecipi.
“Il nostro viaggio – racconta l’organizzatrice Caterina Moroni – è stato accompagnato dal libro “L’Assemblea degli Animali” di Filelfo. Nel racconto, scritto proprio durante la pandemia, tutti gli animali si riuniscono in assemblea perché l’emergenza climatica non può più essere ignorata e discutono su come salvare la Terra dall’uomo. Questo è stato per noi uno spunto per riconsiderare le nostre azioni, il nostro agire quotidiano, ma anche per ricordare i periodi in cui non era possibile camminare in strada, in cui la notte, così come l’aggregazione, erano vietate, al fine di rielaborare un vissuto comune.
Crediamo possa essere di grande aiuto per le nuove generazioni vivere esperienze nel mondo reale che li portino fuori dalla zona di comfort in maniera protetta, sentirsi parte dell’ambiente in cui vivono e vivere la propria città a fondo, in maniera creativa ma rispettosa e responsabile.
Chissà che questa esperienza non diventi un format ripetibile nel tempo. Intanto presto sarà visibile sul sito dell’associazione Demetra un racconto fotografico dell’esperienza e una mappa dell’itinerario svolto contenente i contributi dei giovani partecipanti.”