L’esperimento è in programma il 5 settembre.
Il drone, dotato di DAE (defibrillatore semiautomatico esterno), raggiungerà rapidamente una zona impervia dove è simulato un arresto cardiaco improvviso. Si vuole dimostrare, in questo esperimento autorizzato da ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) che in taluni casi in cui si verifica un arresto cardiaco improvviso (60.000 all’anno in Italia), l’uso del drone può fare la differenza tra la vita e la morte. L’esperimento avviene in stretta collaborazione con il “118” regionale dell’Umbria e con il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria. Infatti, l’uso del drone si muove nell’ottica di un’integrazione sinergica tra i tradizionali mezzi di soccorso (ambulanza e soccorso alpino), l’elicottero di cui si è dotata la Regione Umbria e appunto il drone.
L’EVENTO
Il 5 settembre dunque il nonno (che chiameremo Moreno) , mentre va a funghi sulla montagna di Poggio Azzuano insieme alla nipote (che chiameremo Aida) viene improvvisamente colpito da arresto cardiaco. La nipote allerterà immediatamente i soccorsi e la Centrale del “118” invierà contestualmente l’Ambulanza, il Soccorso Alpino e il drone con il DAE.
Nel frattempo Aida praticherà al nonno il massaggio cardiopolmonare. Il drone, con un percorso di 2.246,41 metri, arriverà in tempo utile sul posto consegnando ad Aida il defibrillatore che consentirà al cuore del nonno di riprendere a battere. Arriverà poi il mezzo del Soccorso Alpino, che nel frattempo ha fatto salire a bordo anche i sanitari del “118”, che prenderà in consegna Moreno praticandogli quanto previsto dal protocollo e portandolo in ospedale.
From Sky To Heart, in casi come questi, si dimostrerà il mezzo, in sinergia con i normali mezzi di soccorso, di fare la differenza e salvare la vita.
“Per noi – sostengono Gino Venturi e Marisol Flores responsabili del progetto finanziato dalla Cassa di Risparmio di Terni e Narni, il 5 settembre è nello stesso tempo il punto di arrivo di un tortuoso progetto ma soprattutto un punto di partenza. Con questa iniziativa infatti vogliamo dare una spinta significativa per una modifica della normativa e del sistema autorizzatorio al volo di droni quando utilizzati per salvare vite umane, intendiamo quindi promuovere organici programmi di informazione e formazione sull’uso del DAE e sul massaggio cardiopolmonare, rendere obbligatoria la formazione nelle scuole e in occasione dell’esame per la patente di guida, favorire l’installazione di DAE, promuovere concretamente l’attuazione di sistemi di soccorso integrati e sempre più evoluti.”
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming il 5 settembre alle ore 16 sulla pagina Facebook dedicata oppure sul sito