“Io penso che la colpa sia del sistema che non funziona e non di chi ci lavora di cui ho potuto apprezzare la disponibilità assoluta, la dedizione e la professionalità”.
A parlare così al telefono è il figlio di un paziente che è stato “trattenuto” al pronto soccorso dell’ospedale di Terni, su una barella, da lunedì 2 ottobre intorno alle ore 9 a martedì 3 ottobre intorno alle ore 16,30. E parliamo di una paziente di 87 anni, invalido al 100% e sottoposto di recente a intervento chirurgico al femore per una caduta.
“Non era colpa dei medici, degli infermieri o degli operatori sanitari – afferma ancora – sempre gentilissimi e disponibilissimi, è che non c’era posto al reparto e nel pronto soccorso era il caos perché ho contato almeno 30 barelle. A un certo punto erano finite pure le coperte, mio padre aveva freddo e ne ce ne erano più. Secondo me in un ospedale da campo si lavora in condizioni migliori. Ripeto, medici, infermieri e operatori sanitari sono straordinari, nonostante il caos che li circonda”.
“Mio padre ieri pomeriggio è stato trasferito al reparto di geriatria, dopo un giorno e mezzo. E’ stato sistemato in corsia ma almeno sta in un letto e non su una barella”.