Il caro bollette sta creando notevoli problemi, inevitabilmente, anche al settore alberghiero. Una situazione di sofferenza che costringerà gli albergatori a chiudere nel periodo invernale mettendo a rischio molti posti di lavoro.
“Abbiamo subito dei rincari pazzeschi per quanto riguarda l’energia elettrica, un 300% di aumenti, spiega Elisabetta Ruozi Berretta vice presidente provinciale Federalberghi e proprietaria del Garden Hotel di Terni, quindi sicuramente non riusciamo ad assorbire con il costo delle camere quello che appunto addebitiamo ai clienti questo costo così assurdo. Quindi siamo a rischio per quanto riguarda i nostri dipendenti e a rischio chiusura.”
L’intero comparto alberghiero è a repentaglio con i rincari che non riguardano solo gas ed energia.
“Anche la Taric è aumentata di circa il 30%, conferma Elisabetta Ruozi Berretta, quindi i nostri clienti non possono sicuramente assorbire tali aumenti altrimenti non verranno più quindi. Siamo costretti a fare un piccolo aumento, ma parliamo di un 5%, di un 10%, non certo del 300%.”
E ciò nonostante la stagione estiva sia stata abbastanza soddisfacente per quanto riguarda il flusso turistico e si prospetta buona fino ad ottobre.
“È stata veramente una stagione buona, afferma la vice presidente provinciale Federalberghi, non come l’anno passato perché è stata un’estate eccezionale che è difficile che ritorni e non solamente a Terni, ma in tutta l’Umbria. L’anno passato c’erano i bonus vacanze, era una stagione diversa, gli italiani sono stati tutti in Italia. Quest’anno però è andato abbastanza bene, siamo soddisfatti e fino ad ottobre ci sono molti eventi sportivi, quindi sicuramente assistiamo a un aumento delle presenze anche a ottobre. Sicuramente è stato un bel fatturato, ma subendo questi rincari pazzeschi quello che abbiamo fatturato andrà tantissimo assorbito dalle bollette.”
Le prospettive quindi non sono affatto rosee.
“L’estate non c’è un grande consumo di gas, quindi ce ne accorgeremo da ottobre, quando cominceremo a riscaldare le stanze e anche chi è stagionale deciderà sicuramente di chiudere anticipatamente proprio per non usare il gas. Noi saremo costretti a chiudere una parte dell’albergo, conclude Elisabetta Ruozi Berretta, perché non riusciamo certo ad assorbire questi aumenti di costi.”