Ieri sera il consiglio comunale di Terni ha approvato il bilancio di previsione 2017/2019 dell’Ente con 21 voti a favore e 8 contrari.
“Con le risorse a disposizione non è possibile soddisfare qualsiasi esigenza ma , proprio in virtù di valutazioni politico-amministrative, si è deciso di finanziare alcuni settori e di ridurre gli stanziamenti per altri”. E’ partita da questo assunto la replica dell’assessore al Bilancio, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, agli interventi in aula.
Secondo l’assessore le previsioni sul gettito derivanti dalle sanzioni al codice della strada ( previsti quasi 4 milioni di euro nel prossimo biennio, ogni anno) sono il frutto del fatto che nel 2017 sono entrati in vigore nuovi meccanismi. Dunque, non ci sarebbe alcuna volontà vessatoria nei confronti dei cittadini bensì si vorrebbe garantire maggiormente la sicurezza sulle strade.
“Le uniche entrate aggiuntive che servivano per finanziare il piano pluriennale di riequilibrio erano i limitati aumenti dei biglietti di ingresso alla Cascata delle Marmore e di quelli per la sosta – ha aggiunto D’Ubaldi – aumenti già inseriti nel DUP documento unico di programmazione, non vedo dove sarebbe la novità”.
Per quanto riguarda la partita crediti-debiti del Comune di Terni con la partecipata ASM, per prestazioni effettuate da ASM fino al 31 dicembre 2009, Piacenti D’Ubaldi ha detto che “nella delibera 227 del settembre 2012 il consiglio comunale riconosce il debito e individua lo strumento di finanziamento che è la vendita di 3 immobili. Il giorno dopo la delibera l’amministrazione ritiene che quelle fatture siano pagate con le entrate derivanti dalle alienazioni”. Tuttavia ha specificato ancora l’assessore Piacenti D’Ubaldi ne parleremo nei prossimi giorni quando discuteremo il bilancio consuntivo e verificheremo le partite debitorie-creditorie con le società partecipate. Valuteremo in quella sede l’allineamento o il non allineamento fra le partite debitorie e creditorie di ASM e del Comune di Terni”.
Opposizioni molto critiche. Per Marco Cecconi (FdI), anche dopo l’approvazione “del piano di predissesto non c’è stato alcun cambio di passo, mentre non ci sarebbe altra scelta se non quella di dichiarare l’entità della voragine e siamo sempre in attesa di sapere l’esito dell’esame effettuato dal Ministero sul piano di predissesto”.
Secondo Thomas De Luca (M5S):” su ASM bisogna fare chiarezza. Nessuna fattura è stata pagata, nessun immobile è stato alienato e questo consiglio comunale oggi si assume la responsabilità di non inserire a bilancio quei 4 milioni di euro. Dal 2012 – insiste De Luca – si è vaporizzata questa passività che ancora grava su questo Ente, con tutta un’altra serie di questioni e di conseguenze; voi (rivolto alla maggioranza) volete soltanto non rappresentarla rischiando di mandare ASM in una situazione di sofferenza. Questo è un atteggiamento irresponsabile nei confronti dei lavoratori e nei confronti della città.” Poi De Luca ha criticato fortemente la riduzione a soli 200 mila euro all’anno per le manutenzioni a fronte di una richiesta di 2 milioni 700 mila euro. “A breve – ha concluso De Luca – ci troveremo con una bomba sociale e una bomba ambientale che esploderanno in questa città.”
Francesco Ferranti (FI), annunciando il voto contrario del suo partito, ha detto:”i cittadini saranno impegnati, nei prossimi decenni, a dover coprire buchi di bilancio e criticità finanziarie e quello che sta avvenendo a Terni è che la città sta lentamente e progressivamente morendo. Lo si vede dal degrado urbano, dagli investimenti, dalle manutenzioni , dalla perdita di centri di potere sempre più diretti verso il capoluogo di regione”. In proposito Ferranti ha rivendicato a Terni la sede della ASL 2 e dell’ARPA regionale. “Il futuro di questa città – ha concluso Ferranti – non vedrà alcun investimento, tutt’al più con il Piano di riequilibrio si avrà l’ordinaria amministrazione. Non è più una gestione politica del territorio ma un commissariamento politico del territorio che ha come responsabile il Partito Democratico di cui il sindaco stesso è una vittima perché se non fosse una vittima dovrebbe fare quello che un professionista del suo spessore dovrebbe fare, cioè dimettersi”.
Secondo Melasecche (I Love Terni), “il sindaco non è la vittima ma l’assassino e il dramma di questa città è che stata amministrata dalla mediocrità. Debiti su debiti per trasandatezza. Oggi si è svegliato il mago Otelma (Piacenti D’Ubaldi n.d.r.) all’improvviso ha capito che i crediti vanno riscossi.” Secondo Melasecche sono stati Gettati al vento milioni di euro con la finanza derivata e ” è stato fatto di tutto nel cannibalizzare l’ASM” . Ha parlato di malafede, furbizia, ignoranza nella gestione del governo dell’amministrazione , pertanto “non meritate di governare questa città, sfortunatissima e voto contro questo schifo di bilancio”.