“Qui c’è tutto l’arco della vita perché partiamo dagli anni 80/90 fino al 2023”. Una vita artistica, quella di Nello Bordoni che nella sala polivalente della biblioteca comunale di Terni ha allestito la mostra “Il gesto” a cura di Isabella Cruciani e Franco Profili. “Qui ci sono le vittorie, ci sono le sconfitte, c’è una crescita anche interiore”. Un’arte che si esplica in molteplici contesti, che attraverso diversi canali costruisce ambienti e narrazioni. Decisiva la scelta dei materiali e delle tecniche in un accostamento di elementi appartenenti a campi differenti che, frammentando linee e giocando con i colori, propongono prospettive altre. Nelle opere di Nello Bordoni l’enigmatica relazione fra la realtà e le sue rappresentazioni si destruttura in un esercizio continuo di contrasti e contrapposizioni.
“Nello Bordoni è un artista poliedrico che nella sua carriera artistica si è confrontato con diversi mezzi e strumenti stilistici – spiega il critico d’arte Isabella Cruciani – e spazia con una disinvoltura unica dalla scultura all’incisione alla pittura, ma arriva a lavorare anche con la parola, con la poesia e con la scrittura. In questa mostra abbiamo selezionato una serie di opere che sono rappresentative di quello che è il suo percorso estetico e stilistico. Siamo riusciti, in questo piccolo spazio, a raccontare quella che è l’evoluzione di questo artista che si è cimentato con diverse tecniche mantenendo sempre la sua impronta ben riconoscibile. Lavora con il gesto, lavora con la china, lavora con il colore, lavora con l’intervento dell’incisione su carta e su diversi materiali. Quello che lui fa è mostrare come degli elementi che sono universali e immutabili della realtà, entrano in quell’aspetto, invece, mutevole che è dato dal mondo delle emozioni, dalle sensazioni che il singolo fruitore prova davanti a queste opere che sono un vero e proprio invito giocare, a sperimentare, osservare e cercare di costruire, al di là di quello che vuole o non vuole rappresentare lui, possibili storie e possibili immagini che si legano poi a quello che è il mondo sensibile, il mondo interiore, l’aspetto più legato all’emozione”.
“Questa di Nello Bordoni è una mostra che arriva in netto ritardo – evidenzia il curatore Franco Profili – rispetto a quello che avrebbe meritato. Il mio rapporto con Nello è lunghissimo e nasce a fine anni ‘80 con la creazione di “Atelier liberi”, associazione che raccolse una decina di artisti. Facemmo varie mostre insieme poi ci siamo persi e ci siamo ritrovati ultimamente. Questo è un piccolo omaggio ad un artista che meriterebbe molto di più. Iniziamo da qui e poi vediamo”. La mostra “Il gesto” di Nello Bordoni rimarrà aperta fino al 10 aprile.