“C’è la volontà di dare un taglio netto con il passato. Verranno demoliti questi tre edifici, estremamente degradati, ne saranno costruiti altri, ci saranno verde, parcheggi interrati, spazi sociali.”
Lo ha sottolineato l’assessore regionale Enrico Melasecche che ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del progetto di recupero del quartiere San Valentino.
“Come regione – ha annunciato l’assessore – abbiamo aggiunto un finanziamento per la realizzazione di un ponte di accesso in via Sant’Efebo, in più rispetto al ponte che già c’è in modo da utilizzarli , uno per l’ingresso e uno per l’uscita , in un quartiere che un domani avrà ulteriori decine e decine di famiglie in più.”
“Ater, per regione Umbria, sta per realizzare un intervento di rigenerazione urbana e, ancor prima, un intervento di rigenerazione sociale. Infatti prima di realizzare questo progetto è stata fatta un’attenta analisi sulle persone che vivono in questi luoghi e, si spera, vivranno in maniera più adeguata e qualitativa dopo l’intervento che sarà fatto per individuare e interpretare le esigenze che questo luogo e le persone che lo vivono esprimono. Regione Umbria, attraverso Ater, intende rispondere ai fabbisogni individuali delle persone.” Lo ha detto il presidente di Ater Umbria, l’avvocato Emiliano Napoletti. “Un intervento coraggioso – afferma ancora Napoletti – perché comporta la demolizione di alcune strutture (3), i volumi saranno ridotti nel loro complesso ma saranno introdotte nuove unità abitative e nuovi spazi comuni adibiti alla possibilità di socializzare e ai servizi.”
L’opera ha assicurato Napoletti sarà consegnata alla città entro marzo 2026.
“Il comune di Terni – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Maggi – ha cofinanziato il progetto con un investimento di un milione e mezzo di euro. E’ un intervento importante perché riqualifichiamo questa zona che ne aveva una necessità estrema. Sono previsti due nuovi edifici con metrature e grandezza degli immobili adeguate alle nuove esigenze e interverremo ulteriormente alla riqualificazione di questa zona sistemando altre due palazzine con un mutuo già assunto dal comune di Terni. I lavori inizieranno a gennaio 2024 e saranno completati entro la fine del 2024. Saranno così messi a disposizione 16 alloggi per il bando che è attualmente in essere.”
“Per il nostro dipartimento – ha dichiarato il Prof. Massimo Bricocoli del Politecnico di Milano che ha realizzato il progetto – è stato importante affiancare Ater, la Regione e il Comune di Terni in una iniziativa che è di rigenerazione non solo fisica (ovvero che interviene sulla parte del quartiere che ha dei problemi strutturali e fisici sugli edifici) ma anche di capire come re-interpretare il ruolo del quartiere da oggi in poi e dunque in una prospettiva futura”.
Il quartiere è una sorta di isola, raggiungibile solo da due ponti. Non lo si può attraversare per caso, e forse anche per questo motivo, ha patito per diversi anni uno stato di crisi e di abbandono. Il progetto prevede la demolizione di tre edifici, oggi disabitati e abbandonati, che saranno sostituiti con due nuovi volumi, per ricostituire un vero e proprio “quartiere” con una pluralità di attività e di luoghi di relazione e socialità. Saranno inserite nuove piantumazioni per rafforzare la connessione con il tessuto preesistente e lo spazio verde.”
Nei piani terra sono previsti alloggi e appartamenti con spazi di lavoro in duplex e locali per attività sociali e commerciali affacciate su due nuove piazze, con la possibilità di insediare alloggi-comunità per persone affette da disabilità, per potenziare un tipo di servizio di interesse pubblico già presente nel quartiere.
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