Sono trascorsi ben cinque mesi di inattività sociale per i soci del Panathlon Club Terni, anche se la pandemia ha trovato pronto il senso di solidarietà verso chi era in trincea sanitaria, donando mascherine e saturimetri all’Ospedale Santa Maria.
La momentanea “ripartenza” (luglio ed agosto sono tradizionalmente mesi vuoti) è stata organizzata nello stupendo Borgo di Collescipoli, in collaborazione con la attiva Proloco. Una immersione di cultura, di cui la cittadina ternana è ricca, custodendo ad esempio un cimelio storico qual è il quasi sconosciuto “beccaccino” di Giuseppe Garibaldi, la barchetta con cui fuggì da Caprera con l’aiuto del suo fido segretario, il colliscipolano Giovanni Froscianti.
Con la sagace guida del Presidente della Proloco Roberto Laurenzi, i partecipanti hanno potuto godere per un giorno della bellezza e della storia di Collescipoli, anche se parzialmente per alcune ricostruzioni in corso a causa del terremoto.
La giornata, come d’uso, è terminata con la tradizionale “conviviale”, durante la quale Gino Iaculli ha illustrato il tema “La bicicletta: Civiltà, Mobilità alternativa, Turismo, Sport” ed il conseguente progetto per la diffusione della cultura legata alla bicicletta nelle Scuole dell’Ente di promozione Sportiva ASI, in collaborazione con il Panathlon, anche in nome di una rinnovata mentalità ecologica.
Nell’occasione il Panathlon Club di Terni ha voluto rivolgere un sentito apprezzamento all’ex ciclista dilettante e professionista Vittorio Urbani che ha portato, negli anni ’70, il nome di Terni nel mondo con quattro Giri d’Italia dal 1971 al 1973 e le oltre 130 vittorie. Oggi Vittorio è rimasto nel mondo dello sport come imprenditore. Un omaggio consegnato dal Presidente Benito Montesi a nome dei soci del Club.
Una grande occasione per coniugare concretamente lo sport con la cultura del territorio ternano.