“La Seconda Sezione Centrale d’Appello della Corte dei Conti ha emesso una sentenza definitiva che assolve completamente da ogni addebito l’ex Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e l’intera Giunta municipale in merito al dissesto finanziario del Comune. La Corte – si legge in una congiunta dei segretari provinciale e comunale, Fabrizio Bellini e Pierluigi Spinelli – ha riconosciuto la correttezza amministrativa, l’onestà e l’impegno con cui la squadra di governo ha affrontato una situazione straordinariamente complessa, aggravata dai pesanti tagli alla finanza locale e da norme nazionali sempre più restrittive e penalizzanti per i Comuni.
Una decisione – si legge ancora – che si aggiunge ad altre sentenze precedenti, che avevano già assolto con formula piena Leopoldo Di Girolamo da imputazioni penali, smantellando una serie di accuse – contabili e penali – rivelatesi inconsistenti e infondate. Accuse che, tuttavia, hanno avuto un impatto pesante sulla politica cittadina, contribuendo a stravolgerne gli equilibri democratici e segnando il ciclo politico della città. Questa sentenza, insieme alle precedenti, fa finalmente piena luce sulla trasparenza e sull’onestà che hanno sempre caratterizzato l’amministrazione municipale di centrosinistra. Il Partito Democratico di Terni esprime profonda gratitudine a Leopoldo Di Girolamo e ai membri della sua Giunta per il loro operato al servizio della città e, soprattutto, per aver sopportato con dignità e forza un iter giudiziario lungo e ingiusto”.
A chi, in questi anni, ha infangato il lavoro di persone oneste, diciamo che ora può tranquillizzarsi e stare sereno. Questa sentenza è una vittoria della verità e della giustizia – afferma il PD di Terni – e rivendichiamo con determinazione la qualità e la dedizione dei suoi amministratori e si impegna a restituire alla città una guida amministrativa all’altezza della sua storia e della tradizione di buon governo che ha sempre caratterizzato il centrosinistra”.
“Esprimo profonda soddisfazione per la decisione della Corte dei Conti sulle assoluzioni per gli ex amministratori di centrosinistra e sul rigetto dei ricorsi presentati dalla Procura della magistratura contabile relativamente ad altri sette ex amministratori. La decisione di oggi segna un momento storico, dunque, per la storia della città caratterizzata da chi si è dimostrato protagonista di tutte le azioni necessarie per salvare Terni dal dissesto”.
Lo scrive in una nota il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori,
“La città di Terni e la comunità democratica – aggiunge Bori – oggi possono scrivere un nuovo inizio. La decisione della II^ sezione centrale d’appello della Corte dei Conti, ha accolto i ricorsi presentati dall’ex assessore al bilancio del Comune di Terni, Vittorio Piacenti D’Ubaldi – in via principale – e dall’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo in merito alle sanzioni – 59.034 euro per il primo, 11.180 euro per il secondo – che erano state stabilite dalla Corte dei Conti dell’Umbria poco più di due anni fa e ha respinto il ricorso della procura della Corte dei Conti dell’Umbria contro le assoluzioni degli altri sette convenuti: gli ex assessori Francesca Malafoglia, Emilio Giacchetti, Stefano Bucari, Francesco Andreani, Daniela Tedeschi, Cristhia Falchetti Ballerani e Tiziana De Angelis. Una giornata epocale che ci permetterà di ripartire con forza, costruendo insieme un’alternativa valida contro chi disprezza i cittadini e non persegue il bene comune”.
“Con la sentenza di definitiva assoluzione del Sindaco Di Girolamo e della sua giunta da parte della seconda sezione centrale della Corte dei conti, relativa al dissesto del comune di Terni, si riscrive una pagina di storia amministrativa”. Così scrive in una nota Francesco Filipponi per il gruppo del Partito Democratico a Palazzo Spada.
“Quegli amministratori hanno cercato di fare il loro meglio in una situazione di grandissima difficoltà, anche perché caratterizzata da continui esposti e denunce di chi nel centrodestra, cercava la scorciatoia giudiziaria. È soprattutto chiaro – aggiunge Filipponi – che hanno agito con onestà, trasparenza e correttezza amministrativa, da persone perbene quali sono, le quali hanno governato con correttezza, fermi restando gli errori che possono esserci stati, anche nella valutazione dell’attacco politico allora subito.
La fine del ciclo di governo di quelle amministrazioni è cosa discutibile, è indiscutibile invece che siano state messe sotto una pressione fortissima, la quale ha avuto ripercussioni anche su partite di grande delicatezza come quella del dissesto, sulla quale è stata fatta finalmente totale chiarezza. Ora che la dignità è stata restituita a persone che hanno pagato un prezzo ingiusto e immotivato, il gruppo del PD guarda al futuro di una nuova generazione che alle spalle non ha nulla di cui vergognarsi. A tutte le persone coinvolte – conclude il capogruppo Pd al comune di Terni – va il ringraziamento per il lavoro svolto negli anni, con grande senso di responsabilità e l’affetto sincero per la chiusura di questa pagina.”.
“Voglio aggiungere la mia soddisfazione a quella già espressa dai segretari PD di Terni e Provincia, Spinelli e Bellini, per la sentenza definitiva della Corte dei Conti a favore dell’ex Sindaco Di Girolamo, dell’assessore Piacenti D’Ubaldi e di tutti i membri della giunta”. Lo scrive il senator del Pd Walter Verini.
“Questa di oggi, in sede contabile – scrive Verini – si aggiunge ad altri pronunciamenti analoghi nei confronti degli amministratori ternani, che avevano già da tempo confermato quello che tutti sapevano, a partire dai cittadini ternani: Leo Di Girolamo e le persone della sua giunta erano e sono persone perbene, che hanno sempre messo al centro gli interessi della comunità ternana. Lo dicemmo – questo – anche nei giorni ingiusti e dolorosi di provvedimenti pesanti e discutibili della stessa Magistratura, che anche nelle modalità in cui vennero attuati, sollevarono interrogativi e perplessità. Questa sentenza non risarcisce certamente il dolore e il danno subito da queste persone, anche a causa di attacchi e speculazioni politiche, ma rende comunque giustizia a persone di cui la comunità ternana non ha mai dubitato”.