Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto ai fenomeni che minacciano l’ordine e la sicurezza pubblica, il questore Michele Abenante ha adottato tre distinti provvedimenti di natura preventiva nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti socialmente pericolosi e responsabili di reiterati comportamenti penalmente rilevanti.
Un foglio di via obbligatorio é stato adottato nei confronti di un 59enne residente in provincia di Roma, con precedenti per danneggiamento e lesioni, nonché recentemente denunciato dai Carabinieri della Stazione di Amelia per porto di armi ed oggetti atti ad offendere. Nei suoi confronti è stato disposto il divieto di ritorno per tre anni nel Comune di Amelia.
Un avviso orale è stato emesso a carico di un 57enne residente ad Avigliano Umbro, già condannato per più reati contro la persona e il patrimonio, nonché per violazioni in materia di stupefacenti. Il provvedimento è stato adottato a seguito di numerosi comportamenti ritenuti pericolosi per la collettività.
Un altro avviso orale è arrivato ad un 26enne di nazionalità tunisina, già condannato per rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, recentemente scarcerato, è stato destinatario della misura in quanto ritenuto ad elevata pericolosità sociale.
Inoltre, nella giornata di ieri, personale dell’ufficio immigrazione della questura di Terni, diretto dal sostituto commissario Massimiliano Ruggeri, ha dato esecuzione all’accompagnamento in un centro di permanenza per i rimpatri (C.P.R.) di un 36enne marocchino, appena scarcerato dalla casa circondariale di Terni dopo aver scontato un cumulo pene per reati contro il patrimonio.
I provvedimenti adottati rientrano nell’ambito delle misure di prevenzione previste dal Codice antimafia e dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, strumenti che consentono all’autorità di pubblica sicurezza di intervenire tempestivamente per prevenire la commissione di nuovi reati e garantire la tutela della collettività.
“L’adozione di queste misure – ha dichiarato il questore Michele Abenante – conferma l’attenzione costante della polizia di Stato verso i contesti di marginalità e devianza che possono sfociare in forme di illegalità diffusa. L’obiettivo è tutelare la sicurezza dei cittadini e rafforzare la percezione di legalità sul territorio.”