Anche senza le norme anti-Covid, la chiesa di San Francesco non sarebbe stata in grado di accogliere tutti coloro che hanno voluto rivolgere l’ultimo saluto a Giorgio Armillei, funzionario comunale, assessore alla cultura nella giunta Di Girolamo, ma soprattutto una persona dolce, gentile, sempre disponibile, che ha amato la sua città impegnandosi nella promozione e nello sviluppo di questo territorio. In tanti hanno seguito la cerimonia funebre dal sagrato della chiesa.
“Sabato mattina si è fatto buio per Donatella e Francesco, per tutti noi e per tutta la città – ha detto il vicario della diocesi Salvatore Ferdinandi nella sua omelia – per la repentina scomparsa di Giorgio, cittadino cristiano di alto profilo, intelligente, rispettoso, osservatore acuto, uomo di pensiero, propositivo di valori umani e cristiani. Determinato e discreto, impegnato civilmente e cristianamente. Di fronte a questa morte improvvisa ci poniamo l’interrogativo come superare lo sconforto che grava sul nostro sentire. La morte non è l’ultima parola per le nostre esistenze, perché come per Gesù c’è la resurrezione, c’è la pienezza della vita. Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio. Le persone dopo la morte non scompaiono, non sono cancellate, sono nelle mani di Dio, quindi vivono con pienezza. Vogliamo credere, come cristiani, che la morte è soltanto il passaggio da vita precaria, compromessa da tante situazioni, ad una vita piena e definitiva. Coloro che passano da questa vita all’eternità riceveranno tutti i benefici perché Dio li ha trovati degni di se e sicuramente ha ritenuto Giorgio degno di se. Vogliamo rendere grazie a Dio per dono di Giorgio, ma anche per l’eredità che lui ci consegna come cittadino e come cristiano. Chiediamo al Signore di accogliere Giorgio e che lui continui ad accompagnare la sua famiglia, che continui ad essere presente nel nostro tessuto sociale è con il suo esempio che ci sia di conforto e di consolazione”.
A conclusione del rito funebre si sono succeduti gli interventi di alcuni amici e colleghi di Giorgio Armillei e quello più toccante del figlio Francesco che ha ricordato con infinito amore il padre e ringraziato la comunità per la vicinanza ed il calore ricevuto in questo doloroso momento. Poi un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro dalla chiesa.