La sanità ternana è in forte sofferenza e sta progressivamente perdendo efficienza e competitività nell’erogazione di servizi. Per questo 14 associazioni che sono espressione del mondo sociale, del terzo settore, del volontariato, hanno sottoscritto il Manifesto sulle criticità e prospettive della sanità territoriale, presentato nella sede del Cesvol di Terni.
“Il Manifesto nasce dall’esigenza oramai indifferibile di affrontare in maniera seria e determinata quella che è diventata una problematica che oramai affligge tutti i cittadini nel nostro territorio, spiega Marco Sciarrini dell’Associazione Cittadini Liberi, che è quella della difficoltà di avere sempre servizi più adeguati ed efficienti in merito alla sanità.”
Focus specifico sull’ospedale di Terni che nel corso degli anni si è sempre più degradato con lunghissime liste d’attesa, un pronto soccorso in perenne sofferenza, la mobilità sanitaria per le prestazioni, il rinvio degli interventi programmati.
“Riteniamo che debba non solo mantenersi, aggiunge Sciarrini, ma rafforzarsi il ruolo territoriale dell’ospedale che negli anni ha sempre rappresentato un punto di eccellenza straordinaria per la Regione dell’Umbria e oggi invece soffre di carenze e di mancanze in particolare per la governance regionale che lo sta svilendo e mortificando. Ci sono tutta una serie di misure intraprese dalla regione dell’Umbria che in qualche modo non vanno nella direzione che noi auspichiamo, che tra l’altro è una direzione che rafforza anche il ruolo territoriale di questa città e di questo territorio. Mancano anche investimenti importanti in termini infrastrutturali. Non a caso nell’umbria del Sud a livello pro capite i nostri cittadini lamentano una mancanza di investimenti importantissima. Noi abbiamo fatto un ragionamento a 360 gradi cercando di aprire un confronto, una discussione perché questo è un tema in cui è necessario che la città si esprima e che la coscienza civile dei cittadini in qualche modo cominci a far sentire la propria voce.”
Non solo critiche, ma anche proposte.
“I servizi territoriali, quindi le case della salute, evidenzia Giacomo Porrazzini dell’Associazione Pensare il Domani, non possono essere delle strutture pensate per 50-60mila abitanti, ma per non più di 20.000 abitanti se devono funzionare in sostituzione dei distretti. Pensiamo anche a tutti i temi della medicina di vicinanza, diciamo territoriale, basata fondamentalmente sulla prevenzione e sulla cura primaria con un coinvolgimento importante e nuovo dei medici di medicina generale, i medici di famiglia. Poi ci sono le proposte che riguardano l’ospedale che nel 2012 era all’ottavo posto in una graduatoria nazionale sulla qualità dei nosocomi italiani. Oggi siamo precipitati oltre il centesimo posto ed è ormai tempo che ci si domandi perché è accaduta questa vera e propria caduta di prestigio e di affidabilità del nostro ospedale. Bisogna partire da una discussione che coinvolga anche il cosiddetto protocollo d’intesa fra Regione ed Università che ridefinisce in qualche modo la struttura complessiva del nostro ospedale. La previsione è che ci sia un cambio di comando invece della Regione e dell’Azienda vengono a comandare per così dire gli universitari. Questo ovviamente non basta, conclude Porrazzini, occorre rimettere a fuoco i problemi di sostanza di questo ospedale, la sua missione nel territorio, la sua importanza e l’esigenza che non smarrisca la sua vocazione di struttura di alta specialità.”
Il manifesto è stato sottoscritto da Cittadini Liberi – Pensare il Domani – Terni Valley – La Pagina – Interamnopolis – Pagina Facebook Salute e Partecipazione – AUMAT (Associazione Umbra Malattie della Tiroide) – Tribunale diritti del Malato – Arci – Associazione Claudio Conti – Cittadinanza attiva – Associazione Aladino – Acli – TerniDonne.