La Cisl Funzione Pubblica Umbria ha dato mandato ai propri legali di verificare la conformità alle norme di leggi degli Avvisi di assunzione del Comune di Terni. In modo particolare finisce sotto la lente di ingrandimento la Delibera di Giunta Comunale n. 152 del 17 luglio 2020 relativa all’approvazione del Piano triennale del fabbisogno di personale 2020/2022, di cui il Ministero dell’Interno ha approvato solo il Piano delle assunzioni per l’anno del 2020 con nota protocollo 118697 del 5 ottobre 2020.
L’Amministrazione comunale non avendo effettuato i Concorsi pubblici con relativa riserva per gli interni, ha di fatto dimenticato sia chi un lavoro lo sta cercando, sia i dipendenti di Palazzo Spada. Soprattutto quest’ultimi nonostante laurea e master non possono prendere parte neanche alle selezioni interne in quanto nei bandi per le progressioni verticali può accedere solo chi è in possesso della sola categoria inferiore rispetto al posto da ricoprie, pur disponendo di tutti i requisiti per partecipare ad un Concorso pubblico.
Infatti l’art. 22 del D.L.gs. n. 75 del 2017 al comma 15 e successivamente con il Decreto Milleproroghe stabilisce che “Per il triennio 2020-2022, le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno. Il numero di posti per tali procedure selettive riservate non può superare il 30 per cento di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per la relativa area o categoria”.
A fronte di n. 11 assunzioni autorizzate per il 2020 per la categoria D il Comune di Terni ha attivato procedure selettive riservate al personale interno, per un numero di 7 unità superando così il limite del 30% imposto dalla legge. Tale circostanza comporterebbe la non legittimità dei tre avvisi di concorso sopra indicati, favorendo anche alcuni profili professionali a discapito di altri.
Per questi motivi la Cisl Funzione Pubblica diffida il Comune di Terni a provvedere immediatamente alla revoca degli avvisi di progressione verticale interna in via di autotutela provvedendo alle assunzioni nei termini di cui alle vigenti norme di legge, avviando sul tema un rapido tavolo di confronto sindacale.
“Senz’altro avviso la Cisl Funzione Pubblica dell’Umbria provvederà ad impugnare gli atti amministrativi sopra indicati presso le competenti sedi giudiziarie per la corretta applicazione delle modalità di assunzione dei pubblici dipendenti”.