Sono iniziati questa mattina i lavori della commissione incaricata di esaminare le 33 proposte progettuali presentate per il teatro Verdi, che – dopo l’esame sul requisito dell’anonimato – sono state tutte ammesse.
La commissione è composta dall’architetto Francesco Cellini(Università degli Studi di Roma Tre, Accademia di San Luca), dall’architetto Emanuele Morezzi (Politecnico di Torino), dall’architetto Donatella Cavezzali (Istituto Centrale per il Restauro) e dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Terni Simone Monotti.
La commissione sarà presieduta da Emanuela De Vincenzi, dirigente del Comune di Terni della Direzione Affari Istituzionali e Generali.
Alle ore 10 i membri della commissione, accompagnati dai tecnici comunali e dall’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati, hanno effettuato un primo sopralluogo al teatro Verdi. Subito dopo si sono riuniti a Palazzo Spada per iniziare ad esaminare le proposte progettuali. I lavori proseguiranno nei prossimi giorni.
“Sono molto contento che l’amministrazione abbia scelto questa formula di concorso che è innovativa perché è una formula che non esclude i giovani progettisti, con una interessante apertura, ha detto il professor Francesco Cellini, si tratta di un bando molto difficile, con linee guida delicate e complesse. Noi sceglieremo le soluzioni migliori che poi entreranno nella seconda fase di valutazione. La prima fase che si apre oggi – ha concluso il professor Cellini – sarà molto breve e caratterizzata da un lavoro intensissimo. Il risultato deve essere ottimale: occorre rendere compatibile il progetto futuro alle esigenze che sono chiarissime e giuste e a una preesistenza che deve essere interpretata”.
“E’ un momento emozionante – ha detto l’assessore Benedetta Salvati – perché stiamo sbloccando un altro dei simboli dell’immobilismo di questa città. Oggi siamo più vicini al momento in cui il Teatro Verdi tornerà ai ternani e ci tornerà al termine di un percorso trasparente, partecipato e di alto profilo. La commissione è formata da personaggi di grande spessore, mettendo insieme esperienza, capacità tecniche e sensibilità culturale e artistica: siamo certi che saprà lavorare al meglio nella scelta dei migliori progetti. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato a questo risultato i tecnici, gli Ordini professinali e chi mi ha preceduto alla guida dell’assessorato, che ha voluto rimettere in moto un iter complesso che sembrava essere arenato. Onore dunque a chi ci ha creduto e a chi ci sta credendo”.