Affrontare le tematiche che porteranno alla ristrutturazione dell’ospedale di Yasinia, dell’installazione dell’ambulatorio mobile denominato “Cubo” in zone periferiche affinché si possa, attraverso la telemedicina, fare prevenzione e curare i feriti provenienti dalle zone di guerra.
Questi i motivi che hanno portato all’incontro, nella sede nazionale della Fondazione Aiutiamoli a Vivere a Terni, in via XX Settembre 166, della delegazione ministeriale ucraina composta dalla deputata Eva Yakusheva, dal vice presidente dell’Oblast (Regione) della Transcarpazia Myroslav Biletsky, con il presidente della Fondazione Fabrizio Pacifici, i consiglieri Enrico Cherubini e Federica Pacifici, Moreno Peciarolo.
La telemedicina sarà utilizzata dalla Fondazione Aiutiamoli a Vivere che, attraverso la collaborazione del professor Carlo Ventura e della sua equipe dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, che lavora nel campo della ricerca scientifica con le cellule staminali per la medicina rigenerativa, cercherà di aiutare la popolazione ucraina.
Si è discusso anche di cooperare non soltanto nel campo sanitario, ma anche in quello dell’agricoltura per cercare di sostenere il processo di produzione e sviluppo di un settore determinante a supportare le necessità della popolazione ucraina.
La Fondazione Aiutiamoli a Vivere si è fatta supportare, su questa tematica, dall’ex sindaco di Orvieto Stefano Cimicchi, da sempre legato alla Fondazione avendo partecipato fin dall’inizio all’accoglienza e al sostegno della popolazione infantile bielorussa colpita dalle radiazioni di Chernobyl.
L’esperienza, la competenza e soprattutto la professionalità nel campo dell’accoglienza di Stefano Cimicchi hanno reso possibile l’attivazione di un processo di collaborazione con il Governo Ucraino che vedrà la Fondazione Aiutiamoli a Vivere impegnata nei prossimi mesi non soltanto nella ripresa dell’accoglienza temporanea dei bambini ucraini in famiglie italiane nel periodo natalizio, ma anche in quello del sostegno umanitario.
È infatti prevista la quattordicesima missione che continuerà a sostenere la popolazione ucraina in questo periodo invernale, in aree dove le temperature scendono fino a meno quindici gradi, attraverso la somministrazione di cibo autoriscaldante (non c’è bisogno di forni o microonde).
Si studierà anche la realizzazione di un modello produttivo per l’accoglienza avendo, tra i volontari della Fondazione Aiutiamoli a Vivere impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari, 8 tecnici e formatori guidati da Stefano Cimicchi che oltre a studiare il territorio, interloquiranno con le istituzioni locali e l’università.
Un modello di sviluppo che sarà presentato dalla Fondazione Aiutiamoli a Vivere nel suo convegno nazionale che si terrà ad Argenta (FE) l’8 dicembre alla presenza di rappresentanti del Ministero del Lavoro, del Ministero degli Esteri italiani e della Regione della Transcarpazia, del Comune di Yasinia in Ucraina.
I rappresentanti dei comitati e delle famiglie italiane ospitanti i bambini bielorussi ed ucraini potranno intervenire e continuare a sostenere la Fondazione che dal 1992 opera in questi Paesi per aiutare le popolazioni infantili continuando a sostenere l’idea, tema del convegno nazionale, che soltanto “i bambini ci salveranno”.