“Siamo una Fondazione in crescita”
Così il presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini nel tracciare il bilancio di fine anno.
“Nella graduatoria delle fondazioni di origine bancaria di medio grandi dimensioni, ha continuato, siamo passati dalla 36esima alla 32esima posizione, abbiamo un patrimonio consolidato di oltre 216 milioni di euro con un incremento patrimoniale di circa 8 milioni di euro. Come forse dato più rappresentativo siamo primi in Italia come erogazioni in rapporto al patrimonio cioè il nostro pur piccolo patrimonio ci consente di fare importanti erogazioni.”
Infatti le erogazioni sono passate da circa 5 milioni di euro ad 11 milioni nel 2020 e quest’anno ad oltre 15 milioni. Un’attenzione particolare la Fondazione lo ha riservato allo sviluppo locale del territorio, agli eventi sportivi, all’istruzione, alla sanità.
“È stato grande l’apporto dato all’azienda ospedaliera di Terni sia in fase emergenziale che per il consolidamento di quello che è l’eccellenza, quindi l’implementazione tecnologica”.
Ma il presidente ritiene necessario realizzare un nuovo ospedale ad alta specialità a Terni perché può portare un decisivo cambio di passo per il futuro della città. E in questa direzione va anche il fondo grandi opere.
“Vi abbiamo già attinto per il perfezionamento del primo stralcio dei lavori del teatro Verdi, per il perfezionamento dell’opera del palazzetto dello sport e anche per la sistemazione, il restauro e la razionalizzazione di piazza Garibaldi a Narni.”
Un sassolino dalle scarpe il presidente Carlini se lo è voluto togliere per quanto riguarda la Fontana di piazza Tacito.
“In questi giorni troppe persone hanno preso la parola sulla Fontana, ma ricordo che se la Fondazione dal 2014 non avesse progressivamente ed esponenzialmente incrementato i contributi, sicuramente quest’opera non sarebbe stata fatta.”
La Fondazione ha visto anche arricchire il suo patrimonio artistico con dipinti di artisti primissimo piano: Artemisia Gentileschi, Mattia Preti e un Signorelli che sta per arrivare. Non sono mancati i contributi per eventi musicali
“La Fondazione, ha concluso il presidente, ha fatto dei grandi passi avanti in funzione del territorio, delle esigenze delle città di Terni e Narni nonché dei territori limitrofi.“