Sono stati 13 Istituti scolastici, 8 Cooperative sociali e 20 Enti no profit nel territorio di Terni, Narni, Amelia e comuni limitrofi fino alla bassa Valnerina, a beneficiare dei contributi messi a disposizione dal Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile, cui ha aderito la Fondazione Carit. Realizzato grazie a un accordo fra l’Acri e il Governo, con la collaborazione del Forum Nazionale del Terzo settore, si legge in una nota, il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è uno dei più importanti progetti collettivi delle Fondazioni di origine bancaria.
“Un’esperienza molto significativa per il nostro territorio, spiega il Presidente Luigi Carlini, che ha permesso, a fronte di un impegno economico pari a “soli” 335 mila Euro, di triplicare l’effetto con i 977 mila Euro stanziati in favore della comunità per combattere gli ostacoli economici, sociali o culturali che impediscono alle nuove generazioni di ottenere un’adeguata formazione”.
Con la Legge di Bilancio 2019 il Fondo è stato rifinanziato per un altro triennio e il Comitato di indirizzo della Fondazione, nella riunione tenutasi lo scorso 25 febbraio, ha confermato nuovamente per il triennio 2019-2021 l’adesione al Fondo.
“Il Fondo si è dimostrato uno strumento importantissimo, ha dichiarato il Presidente Carlini, che ha permesso di intervenire con incisività sul tema dell’educazione per dare alle generazioni future opportunità e speranze indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali. La Fondazione – prosegue il Presidente – si è impegnata inoltre, come avvenuto nella precedente esperienza, a sostenere un’attività di formazione per i soggetti interessati a partecipare ai bandi di prossima pubblicazione. Ciò al fine di dare una risposta concreta ai bisogni del territorio, che ci si augura di poter sovvenire con i bandi finanziati dal Fondo nazionale”.