Docenti precarie e precari hanno partecipato questa mattina al presidio indetto dai Cobas scuola di Terni contro il mercato dei titoli e l’algoritmo “cannibale” che, nella logica “precario mangia precario” balcanizza le graduatorie, attacca i diritti acquisiti col servizio e crea una sequela di scavalcamenti ed errori nell’assegnazione degli incarichi.
Collegandosi con le mobilitazioni nazionali dei precari e delle precarie promosse dal movimento ESP, dai Cobas scuola, dal sindacalismo di base e dagli autorganizzati, nella manifestazione di Terni è stata rivendicata la necessità di tornare alle convocazioni in presenza e la garanzia di tutelare i diritti acquisiti e la professionalità di tanti precari storici che, nonostante da anni garantiscano la regolare apertura dell’anno scolastico e il funzionamento della scuola pubblica, quest’anno sono senza incarico e vengono scavalcati da colleghi senza esperienza didattica.
Una delegazione di precarie è stata accolta dalla dirigente dell’Ufficio Scolastico di Terni Gilda Giancipoli cui, durante un lungo colloquio, sono state esposte e affrontate le criticità del meccanismo di nomina e i numerosi errori e scavalcamenti di graduatoria generati dall’algoritmo. Si è chiesto pertanto di tornare per le nomine e le supplenze alle convocazioni in presenza, che garantiscono le graduatorie di diritto, equità e il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori.
Indegno – secondo i Cobas – il ruolo dei sindacati di Stato che prima hanno aperto contrattualmente ai corsi “truffa” online (che in alcuni casi organizzano) e poi li hanno contestati nei comunicati.