“È con il cuore pieno di dolore che oggi salutiamo Damiano”.
Così padre Angelo Gatto ha iniziato la messa funebre del piccolo Damiano Bisci, 3 anni e mezzo, deceduto a causa di una terribile malattia contro la quale ha combattuto per circa 3 anni.
Riferendosi ai passi del Vangelo sulla passione di Gesù padre Angelo ha detto: “una persona innocente che nella fase finale della sua vita ha sofferto tanto sulla croce, ha sofferto in modo indicibile, dolore su dolore vissuto come una grande ingiustizia ma intorno a Gesù tanta gente , un fiume di gente. Dio, attraverso l’amore e attraverso l’innocenza, ha attratto a se tanta gente. Da lì è partita una nuova era, un nuovo modo di essere. Tutto questo ancora oggi lo riviviamo. Tutti quanti voi siete qua perché Damiano ha smosso tanta gente perché, allo stesso modo di Gesù, è innocente. Rimane la grande domanda – ha aggiunto il sacerdote – perché tutto questo? La risposta non ce l’ho, posso fare un’altra domanda, perché Gesù è morto sulla croce? Non aveva fatto niente, anzi, aveva fatto del bene, aveva amato”.
Padre Angelo più volte si è interrotto perché sopraffatto dall’emozione. “Damiano è in cielo – ha concluso – ed è di più degli angeli, rimane il dolore del distacco e tutto l’amore che ha dato ai genitori”.
Ed è stato proprio il papà, Luciano, il primo a parlare al termine della funzione religiosa: “Ti sei tanto fatto amare e questa è la prova tangibile (una chiesa stracolma e tanti fuori, ndr) . Grazie a tutti per esserci stati, per esserci e per aver reso questa giornata speciale come l’avrebbe voluta lui. Ciao piccolo principe”.
E in effetti in chiesa c’erano anche quei super-eroi tanto amati da Damiano, Spiderman e Batman
“Damiano sei stato pochi giorni a scuola – ha detto la maestra – ma ci hai dato tanto tanto amore. Noi siamo la sezione A, siamo la sezione dell’amore, dell’amicizia e dell’accoglienza, tutti questi cuoricini disegnati e la lettera di Camilla (la sorellina) sono per te”.
“Ci hai insegnato – è stato ancora detto – quanto si può essere grandi in un corpo piccolo, quanto si può essere forti anche quando le poche forze che ci rimangono decidono di abbandonarci , quando una piccola luce di speranza, a volte, può illuminare il buio. Sei arrivato come una tempesta, la più bella tempesta di sempre e hai regalato alla mamma la pazienza che non sapeva di avere e al tuo papà un amore puro e qualche capello bianco in più.
Caro Damiano brilla e illumina il cammino di Camilla, di tuo papà e della tua mamma”.
È stata poi ricordata la sua battaglia combattuta con “grinta e tenacia” da “un piccolo, grande eroe”. “Ti immaginiamo volteggiare già tra le ragnatele di Spiderman, ovunque tu sia, sia felice”.
Ha poi parlato Alessandro Rossi, il presidente de “i Pagliacci” di Terni che è stato molto vicino a Damiano in tutto il suo percorso e alla sua famiglia. “Un dolore e una rabbia immensa per qualcosa che nessuno di noi riesce ad accettare, a comprendere, perché completamente innaturale”.
Damiano “un nipote acquisito, insieme a Camilla”. “Damiano non l’ho mai visto piangere – ha detto Rossi – l’ho visto sempre sorridere, con una forza incredibile. Un bimbo che nonostante abbia attraversato l’inferno , stava sempre sorridente, che ogni volta che cadeva si rialzava più forte di prima”.
L’addio, struggente, fra palloncini azzurri, motti dei vigili del fuoco “il pompiere paura non ne ha” e “Come un pittore” dei Modà e “Supereroi” di Mr.Rain