I lavoratori della cooperativa CMT, che si occupa soprattutto del trasporto pubblico scolastico, sono molto allarmati in vista dell’apertura delle buste del bando relativo all’appalto del servizio di trasporto scolastico del Comune di Terni.
I motivi li spiegano in un comunicato: “la professionalità dei soci, dei lavoratori e delle lavoratrici della CMT di Terni è messa a dura prova. Mancano infatti pochi giorni all’apertura delle buste contenenti le offerte per la gara per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico. Una gara in cui l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di dimezzare la cifra oggetto del bando. Questo, oltre a requisiti stringenti che richiedono ingenti investimenti, rende di fatto la capacità lavorativa della CMT oltre che quella di altre imprese del settore, ridotta.
Non possiamo quindi non esprimere la nostra preoccupazione per il futuro.
La nostra cooperativa – scrivono i lavoratori CMT – così come altre realtà, potrebbe infatti essere costretta a prendere decisioni drastiche per i lavoratori e per le loro famiglie, come il decurtamento degli stipendi o a ridimensionamenti occupazionali necessari a consentire il prosieguo dell’attività.
Ciò è per noi motivo di forte preoccupazione. Il personale della CMT è composto infatti in parte da giovani che hanno avuto accesso alla professione attraverso società interinali che garantiscono loro un futuro dignitoso e consentono al tempo stesso alle famiglie un trasporto in sicurezza dei loro figli.
Ma all’interno della nostra cooperativa ci sono anche professionalità ormai vicine al traguardo del collocamento a riposo che potrebbero rimanere penalizzati oltremodo. Siamo quindi preoccupati per le nostre famiglie, già messe a dura prova in un anno dove i nostri salari si sono ridotti , in alcuni casi drasticamente e che l’attuale situazione comporti il disperdersi della nostra professionalità, andando ad indebolire ulteriormente un territorio, già oggetto di crisi in campo siderurgico e chimico.
Chiediamo quindi al Sindaco di Terni, alla Giunta e agli amministratori di ogni livello – concludono i lavoratori CMT – di impegnarsi con tutte le loro forze e in tutte le direzioni possibili, come rappresentanti della comunità locale, nella ricerca di una soluzione per la salvaguardia del patrimonio e dell’esperienza professionale dei lavoratori della CMT”.