È stato una sorta di omaggio non solo a Dante, ma a tutte le donne l’incontro promosso dal Gruppo Archeologico DLF Terni nella sala del Caffè Letterario della biblioteca.
La Professoressa Mariateresa Pasquini Tini, già docente di lettere e latino al Liceo Scientifico Galileo Galilei, ha intrattenuto il nutrito pubblico intervenuto con un interessante argomento: “Le donne nel mondo di Dante”.
“Forte la presenza femminile nei suoi prodigi letterari, ha evidenziato Maria Cristina Locci responsabile Gruppo Archeologico DLF, tanto che tali figure, così numerose nella Divina Commedia, si distinguono per la creazione di alcuni tra i più straordinari personaggi femminili della storia. Una dedica che racchiude un’essenza così particolare da sembrare fare da specchio ad alcune sfere della condizione femminile odierna. Tante donne, tutte diverse tra loro, un universo carico di umanità, una presenza verso cui Dante dimostra sempre ammirazione e rispetto: figure sospese tra cronaca e immaginazione, da lui rese uniche nella dimensione più alta della poesia.”
“La donna di base di Dante è Beatrice, la donna della salvezza, della salute, ha spiegato la Professoressa Mariateresa Pasquini Tini, che lo porterà poi a essere appunto capace di avvicinarsi a Dio però io ho voluto approfondire il discorso anche sulle altre donne. Dante trova definitivamente la strada giusta per arrivare fino in paradiso grazie a Beatrice, ma lì per portarlo alla visione dei mondi nell’aldilà intervengono altre donne: la Madonna che si è accorta che Dante sta in un momento di traviamento e chiama Santa Lucia poi Beatrice interviene con Virgilio e quindi comincia il viaggio nell’aldilà. Nella Divina Commedia ci sono anche i femminicidi, ce ne sono ben due: Francesca e Paolo e Pia De Tolomei. Tutto questo ci porta a vedere la completezza dell’argomento che mi è sembrato abbastanza interessante e da proporre”.