Il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) annuncia una interrogazione alla Giunta regionale in merito alla “Situazione dell’azienda Faurecia Terni”, chiedendo, nello specifico, “quali azioni intende mettere in campo la la Giunta regionale per tutelare i lavoratori e se è intenzione della Regione aprire un tavolo di crisi presso il Ministero dell’Industria e made in Italy, data l’importanza della questione che affonda le radici anche nelle more di accordo di programma per l’intero territorio e per Ast”.
“L’Azienda, ai lavoratori – spiega Paparelli – ha prospettato licenziamenti collettivi incentivati, senza quantificare l’effettivo numero di esuberi e ciò avviene in un contesto caratterizzato da un lungo periodo di cassa integrazione. Nei giorni scorsi – ricorda – si è tenuto un nuovo incontro tra la direzione aziendale, le segreterie territoriali e le rsu di Fim, Fiom e Uilm, relativamente all’ipotesi di accordo circa le modalità dei licenziamenti collettivi incentivati. Resta ancora aperto il confronto – continua l’esponente Dem – per quanto riguarda le richieste relative alle garanzie successive alla chiusura della procedura”.
“La discussione, come è stato rappresentato dai lavoratori – commenta Paparelli -, non ha sortito ad oggi passi significativi che possano portare a un accordo proficuo. Le parti – fa sapere – si incontreranno nuovamente il 10 settembre, ma sino ad oggi non c’è ancora una prospettiva chiara sul futuro occupazionale che investe numerose famiglie. La situazione dell’azienda in oggetto – conclude – ricade in un territorio già fortemente provato negli ultimi mesi da procedure simili ed oggetto di area di crisi complessa.
Una iniziativa analoga è stata presa a livello comunale. I consiglieri Filipponi, Proietti e Spelli, più Kenny di Innovare per Terni hanno depositato questa mattina un’interrogazione urgente, nei confronti del Sindaco e della Giunta, sulla situazione della Faurecia Terni. Con l’atto si chiede di avere notizie certe circa la reale situazione dell’azienda Faurecia. Inoltre di sapere quali azioni intende mettere in campo il comune di Terni per tutelare i lavoratori. Infine di sapere se è intenzione del comune chiedere alla Regione Umbria di aprire un tavolo di crisi presso il Ministero dell’Industria e made in Italy, data l’importanza della questione legata all’accordo di programma per Ast.