Confartigianato Terni ha incontrato il sindaco della città Leonardo Latini e la vicesindaco Benedetta Salvati per un confronto complessivo rappresentando le preoccupazioni per l’impatto sulle piccole e medie imprese delle preannunciate ordinanze antinquinamento.
La restrizione della circolazione fino ai veicoli euro 5 (benzina e diesel) compresi, prevista come misura di intervento dalla regione all’interno dell’aggiornamento del piano regionale della qualità dell’aria approvato questa estate interverrebbe – secondo la Confartigianato – in un momento di estrema difficoltà per l’economia territoriale in quanto si sommerebbe alle restrizioni per la pandemia, all’impennata dei prezzi delle materie e dell’energia, ai possibili alleggerimenti degli incentivi (TOSAP gratuita per la ristorazione in scadenza a fine anno, sblocco dell’attività di accertamento ed emissione delle cartelle esattoriali). Aggiungere a una congiuntura già così difficile uno svantaggio molto gravoso specifico per il territorio di Terni quale sarebbe il blocco della circolazione fino a euro 5 rischia di determinare ulteriori chiusure di attività.”
Secondo quanto riferisce Confartigianato “l’Amministrazione Comunale ha concordato sulle valutazioni e sulle preoccupazioni della situazione che si sta profilando e ha assicurato che le restrizioni antinquinamento saranno introdotte in questo autunno ma solo per lo stretto indispensabile e rigorosamente giustificate dagli andamenti rilevati della presenza di inquinanti nell’aria. In questo senso l’Ordinanza che verrà emanata prevede il divieto della circolazione per i veicoli fino a euro 2 (sia benzina che diesel), e sarà resa più restrittiva solo in caso di sforamento dei limiti di inquinamento rilevati e tenendo presente le conseguenze sull’economia locale.”
Il Presidente di Confartigianato Terni Franceschini e il Direttore Medori hanno apprezzato la disponibilità dell’Amministrazione Comunale e Franceschini ha sollecitato anche uno sforzo ulteriore per ottenere interventi di disinquinamento efficaci che non si limitino a bloccare la circolazione al momento dell’evidenziarsi degli sforamenti, ma che prevengano queste situazioni agendo sui diversi fronti (inquinamento industriale e da riscaldamento degli edifici).