Questa mattina nella Biblioteca comunale di Terni c’è stato l’open day di tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado, organizzato per la prima volta dal comune di Terni, anche in considerazione del fatto che c’è stata una proroga alla data ultima per le iscrizioni, fissata al 10 febbraio.
Ogni istituto ha avuto modo di esporre la propria offerta formativa ai genitori.
“Penso che sia la prima di una lunga serie di iniziative, questo evento è servito anche alle scuole per confrontarsi fra loro, per scambiarsi idee e progettualità”, ha detto l’assessore alla scuola del comune di Terni Viviana Altamura.
In queste ore c’è stata una polemica sindacale sul bando per la refezione scolastica e in particolare sulla tutela delle lavoratrici, “lavoratrici che in alcuni casi fanno 15 ore alla settimana, con retribuzioni molto basse, che hanno la sospensione dell’attività lavorativa nel periodo estivo senza alcun sostegno economico, e che dopo la ripresa delle attività successiva alla pandemia hanno dovuto far fronte a interruzioni delle attività continue senza l’apertura di nessun ammortizzatore.
Quel centesimo risparmiato sul lavoro che il Sindaco richiamava – scrivono Filcams Cgil-Fisascat Cisl e Uiltucs – è stato ed è ancora oggi, e lo sarà in futuro, un sacrificio che viene fatto pagare alle lavoratrici, spesso determinante per le stesse e la loro sopravvivenza.
Quello che ci aspettavamo dalla giunta era un’attenzione maggiore per queste lavoratrici che sono state abbandonate dalle istituzioni, in primo luogo dal Governo Nazionale, che non ha rifinanziato la misura dell’indennità part time verticale ciclico, togliendo ogni possibilità di richiedere sostegni economici per il periodo estivo, sarebbe stato auspicabile fare una contrattazione di anticipo nell’appalto in questione”.
L’assessore Altamura ha ribadito che la reinternalizzazione del servizio, “una strada che avrebbe fatto piacere a tutti noi – ha detto l’assessore – ma non è stato possibile in così poco tempo, lavoreremo per questo tanto che questo bando avrà una durata di 4 anni”. Quanto alle lavoratrici, “ci sarà la massima tutela , la clausola sociale sarà sicuramente rispettata, se le forze sindacali hanno delle problematiche da segnalare in merito al trattamento delle lavoratrici, i nostri uffici sono a disposizione per fare i dovuti controlli”.