“Quello accoglie i peccatori e mangia con loro. Vita di Gesù un mistero ancora da scoprire” è il tema dell’incontro-dibattito che si terrà mercoledì 9 novembre alle ore 18, nella chiesa di San Cristoforo a Terni.
Interverrà Andrea Tornielli, giornalista, vaticanista e scrittore, direttore editoriale dei Media Vaticani autore di “Vita di Gesù” con il commento di papa Francesco (ed.Piemme, 2022).
Chi era davvero Gesù di Nàzaret? Andrea Tornielli accoglie la sfida di raccontare la sua storia, la sua vita terrena, dalla nascita a Betlemme, con una mangiatoia come prima culla, fino alla morte sulla croce, nell’estremo sacrificio, e alla resurrezione.
Un racconto della vita di Gesù di Nàzaret basato su studi storici e capace di mantenere l’immediatezza e la semplicità della testimonianza offerta dai discepoli. «L’incontro con Gesù, oggi come duemila anni fa, è una questione di cuore, di sguardi, di commozione che prende fin nelle viscere: è più nella sua persona che nella sua dottrina.»
Chi era davvero Gesù di Nàzaret? Andrea Tornielli accoglie la sfida di raccontare la sua storia, la sua vita terrena, dalla nascita a Betlemme, con una mangiatoia come prima culla, fino alla morte sulla croce, nell’estremo sacrificio, e alla resurrezione. Lo fa unendo in un’unica narrazione i testi dei quattro Vangeli – le testimonianze degli amici di Gesù, degli apostoli, dei testimoni oculari che lo hanno seguito per tre anni lungo le strade della Galilea e della Giudea – e li alterna a un personale tentativo di ricostruire con l’immaginazione e con l’aiuto dei più autorevoli studi storici, tutto ciò che gli evangelisti non hanno scritto.
Permette in questo modo ai lettori di “entrare” nel Vangelo per incontrarne il Protagonista, “vederlo” parlare, commuoversi, soffrire, diffondere la sua Parola e compiere miracoli. Intessuti nella narrazione, i commenti e le riflessioni di Papa Francesco ci accompagneranno di episodio in episodio, riportandoci spesso al momento attuale, per ricordare che Gesù continua a vivere tra la gente ed è sempre possibile incontrarlo, oggi come un tempo sulle rive del lago di Tiberiade, scorgendolo sul volto degli altri, dei poveri, di chi soffre, di quegli uomini e donne a cui il Nazareno non ha mai negato il proprio sguardo d’amore.