Un’importante operazione antidroga è stata portata a termine dalla polizia a Terni. Una decina le persone che sarebbero state arrestate fra Terni e Roma. Gli investigatori hanno l’ausilio di un elicottero che questa mattina ha sorvolato la città.
Aggiornamento.
Sono 10 gli ordini di custodia cautelare in carcere eseguiti nei confronti di sei pakistani, due tunisini, un nigeriano e un italiano, per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Un’indagine articolata e complessa, resa possibile anche grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza, iniziata oltre un anno fa, cha ha portato ad arresti in tutta Italia nonché ad ingenti sequestri di sostanza stupefacente.
I dettagli saranno forniti durante una conferenza stampa che si terrà alle ore 15 in Prefettura – Sala Comitato. Vi parteciperà il Procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Perugia, Coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Perugia, Giuseppe Petrazzini.
Con l’operazione denominata “Alì Park” è stato stroncato un consistente traffico di sostanze stupefacenti provenienti dal Pakistan, in particolare eroina, gestito da un’associazione criminale che aveva la propria base logistica in un money-transfer nei pressi della stazione ferroviaria di Terni, utilizzato per un giro di affari ammontante a migliaia di euro al mese. La droga, in alcune occasioni, veniva trasportata in forma solida, come fosse plastica o gomma per il rivestimento delle valigie. L’eroina, una volta giunta a Terni, veniva poi sottoposta ad una procedura chimica all’interno di una sorta di frullatori per riacquisire la consistenza originale.
Tutto è iniziato nel marzo 2019 a Ventimiglia quando personale della Squadra Mobile ternana ha fermato un marocchino di 41 anni residente in città, che si stava recando all’estero. L’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Terni è poi proseguita con il coordinamento della Procura della Repubblica di Perugia e con il supporto del Servizio Centrale Operativo, della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e del Servizio Polizia Scientifica. Alla complessa ed articolata attività di indagine ha preso parte anche il G.I.C.O. – Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata – Sezione G.O.A. – Gruppo Operativo Antidroga – della Guardia di Finanza di Ancona, con il quale sono stati operati ingenti sequestri di stupefacente e arresti in tutta Italia: complessivamente oltre 12 kg di eroina e circa 300 gr. di cocaina e altri 6 arresti in flagranza di reato oltre ad un fermo di indiziato di delitto.
Gli investigatori hanno appurato che a capo dell’organizzazione c’era un pakistano di 45 anni residente a Terni, che impartiva ordini agli altri membri per tutte le varie fasi del traffico, dall’acquisto alla cessione. I pakistani, i tunisini ed il nigeriano garantivano un canale continuativo e diffuso di cessione dello stupefacente: uno dei due tunisini ed il nigeriano erano attivissimi su Terni, mentre l’attività dell’altro tunisino – residente ad Empoli – si concentrava su parte del mercato toscano.
E’ stato accertato che l’organizzazione aveva sul territorio ternano la disponibilità di almeno 5 appartamenti posizionati tra la stazione ferroviaria e il quartiere di Borgo Bovio, dove occultava lo stupefacente per poi “lavorarlo”.
Fra gli arresti quello di un corriere pakistano minorenne, avvenuto nel maggio 2019 a Trieste mentre tornava dal Pakistan, dopo aver fatto scalo a Doha in Qatar e a Vienna in Austria, trovato in possesso di una valigia con all’interno una sostanza micro-saldata, simile alla plastica, poi risultata eroina per un peso superiore ai 6 kg. Sempre a maggio, sono stati arrestati due pakistani al casello autostradale di Orvieto, con oltre 2 kg. di eroina, mentre, a settembre 2019, sempre la sezione Antidroga della Squadra Mobile ternana ha arrestato una coppia di pakistani, moglie e marito, trovati in possesso di grossi frullatori artigianali in casa a Borgo Bovio – usati per la “preparazione” della sostanza stupefacente – e circa 1 kg. di eroina.
Nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari, il nigeriano è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini dello spaccio, perché trovato in possesso di 11 ovuli di eroina per un peso di oltre 120 gr, che all’arrivo degli agenti ha gettato nel wc, ma che sono stati comunque recuperati; inoltre sono stati sequestrati in totale, oltre 10.000 euro. Il decimo arrestato è stato rintracciato a metà mattinata a Voghera dai colleghi del Commissariato di Pubblica Sicurezza e della Squadra Mobile di Pavia.
All’esecuzione delle misure cautelari in carcere hanno partecipato, oltre alla Guardia di Finanza di Ancona, il Commissariato di P. S. di Empoli, la Squadra Mobile di Roma – due degli arrestati risultano domiciliati a Roma – il Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, unità cinofile di Nettuno e il Reparto Volo della Polizia di Stato.
“La pericolosità è un tratto comune distintivo di tutte le organizzazioni che importano quantitativi cospicui di stupefacenti, ha spiegato il procuratore Giuseppe Petrazzini, ma in questo caso anche la capacità del gruppo che riceveva lo stupefacente dall’estero di riversare il quantitativo nel territorio ternano. Quindi c’era una capacità di far transitare sul mercato dello spaccio e dell’assunzione gli stessi quantitativi che venivano importati. Un’altra caratteristica importante erano le modalità con cui la sostanza riusciva a superare i controlli doganali e quant’altro, grazie a delle trasformazioni che poi richiedevano ulteriori contro trasformazioni dal punto di vista chimico. Era un’organizzazione che era in grado di importare, di lavorare e di cedere direttamente sul mercato quantitativi di droga anche ingenti”.
Nel video un elicottero che dalle 07 ha iniziato a sorvolare lo spazio di cielo tra la questura e la zona di Borgo Bovio.