Un tavolo permanente è quello che hanno deciso di istituire le forze di opposizione alla giunta regionale e alla giunta comunale di Terni sulle questioni ambientali e della salute dei cittadini.
E’ emerso durante un dibattito che si è tenuto nei giorni scorsi a Terni e che ha visto riunite da Altro Vento Umbria le forze della Sinistra e di Alternativa, dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, da Articolo1 a Europa Verde, da Giovani Democratici a Rifondazione Comunista, da Senso Civico a Sinistra Italiana.
Ambiente, Economia Circolare, sostenibilità , il contrasto alla politica dei rifiuti adottata dalla giunta Tesei mediante il PNRR regionale e il Piano Rifiuti, questi i temi affrontati.
Un piano complessivo, quello della Tesei sui rifiuti, considerato “contraddittorio, insostenibile, anacronistico, un’occasione mancata nei confronti delle future generazioni. A dispetto delle promesse elettorali disattese, della demagogia e della mistificazione della realtà – sostengono le opposizioni – le soluzioni prospettate dalla Giunta Tesei (riconducibili sostanzialmente all’incenerimento dei rifiuti, alla implementazione delle discariche esistenti ed alla combustione del CSS nei cementifici) si pongono in contrasto con le direttive dell’Unione Europea, esponendoci a future e probabili procedure di infrazione. In particolare si prevede, tra l’altro, la costruzione di un nuovo inceneritore sul territorio umbro da 130 mila tonnellate di rifiuti all’anno! Simili misure non risultano aderenti ai principi della green economy che sono alla base delle politiche del Next Generation EU. Un piano, dunque, vetusto e dannoso. E si continua a pianificare una concentrazione mai vista di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti nei pressi dei centri abitati con la richiesta di finanziamento tramite Pnrr.
Secondo le opposizioni si dovrebbe “investire in impianti di ultima generazione che provvedano al recupero pressoché integrale ed al riciclo delle materie, senza dimenticare l’importanza di chiudere le filiere e la potenzialità economica delle stesse, con ricadute positive sull’ occupazione del territorio” e andrebbe “inoltre rilanciata l’importanza della raccolta differenziata che versa in una situazione preoccupante in tutta la Regione: basti pensare come il livello della differenziata a Terni sia sceso rispetto alle vecchie amministrazioni (!) e che il piano regionale dei rifiuti preveda di raggiungere la quota del 75% solo nel 2030”.
Per quanto riguarda Terni in particolare “In due anni – sostengono ancora le opposizioni – siamo tornati a superare i limiti di legge e le soglie di sicurezza per i livelli di nichel e metalli pesanti. Due anni in cui l’unica risposta da parte della Lega è stata la guerra ai caminetti, come testimonia un piano della qualità dell’aria assurdo, adottato dalla giunta regionale che ha persino soppresso il Registro Tumori di fronte ai dati inequivocabili dello Studio Sentieri senza alcun potenziamento di prevenzione e screening per le patologie con cause di evidenza ambientale. Una giunta comunale silente anche quando la Regione ha dimenticato di fare gli screening oncologici sulla base dell’atto proposto da loro stessi e approvato dal consiglio comunale.”