L’ultima criticità all’ospedale di Terni sarebbe il razionamento dell’acqua potabile: “che starebbe creando non pochi problemi. Una situazione in cui sembra siano gli infermieri a dover andare a comprare l’acqua dai distributori automatici perché l’ospedale la eroga in maniera insufficiente”.
Lo scrive il gruppo consiliare al comune di Terni del Movimento 5 Stelle che sottolinea come il nuovo aumento dei ricoveri covid “basti per mandare in crisi l’intero sistema; mancano – secondo il M5S – procedure e controlli che consentano di gestire al meglio i pazienti, ormai costantemente parcheggiati nei corridoi. Questo è frutto della mancanza di posti letto e del mancato aiuto dell’Usl Umbria 2, incapace di assorbire e filtrare pazienti che quindi si riversano al Santa Maria. Un semplice intoppo crea un effetto valanga.
Dopo tre anni come si è attrezzato l’ospedale di Terni per gestire e affrontare le prossime ondate? Da una parte la Regione continua con la sua esasperante lentezza a creare problematiche, dall’altra i direttori delle strutture complesse non fanno nulla per cambiare questo stato delle cose. Notizia di questi giorni è la perdita da parte dell’ospedale di un’altra figura professionale, un anestesista con contratto a tempo indeterminato.
Da Terni la gente se ne va, solo i pazienti si moltiplicano e finiscono nei corridoi. La conseguenza – conclude il M5S – è il sovraffollamento nel reparto di rianimazione e la difficoltà a spostare i pazienti una volta guariti. Intanto anche gli stessi operatori sanitari continuano ad ammalarsi peggiorando ulteriormente la precaria condizione lavorativa a cui è costretto il personale. Continuano, infine, ad arrivare segnalazioni di pazienti che soffrono il caldo nei reparti per la mancanza di aria condizionata sufficiente a rendere accettabile la degenza”.
Lavoratori della sanità, cittadini e sindacati saranno in piazza a Terni in difesa dell’ospedale, della sanità territoriale e contro le politiche di privatizzazione dei servizi sanitari. L’appuntamento organizzato da Cgil, Cisl e Uil di Terni è per giovedì 7 luglio, sotto la prefettura, dalle ore 9.30, per chiedere “un cambio di passo e scelte precise per garantire un servizio sanitario pubblico, universale, efficiente ed efficace come diritto fondamentale ed indisponibile della cittadinanza”. Nel corso del presidio una delegazione sindacale sarà ricevuta dal prefetto.