Il Partito Democratico di Terni critica la giunta Bandecchi sulla mancata ripiantumazione, ad a un anno dagli abbattimenti, nella ex pineta Centurini.
“È trascorso un anno da quando l’amministrazione comunale aveva disposto l’abbattimento per motivi di sicurezza di 90 pini marittimi della storica Pineta Centurini, per giungere poi all’incredibile numero di circa 200 esemplari arborei scomparsi – scrive Francesca Crispoldi, responsabile decoro urbano del partito – Per la parte privata, la delibera comunale aveva previsto un reimpianto di 178 esemplari. Per la parte pubblica, la piantumazione compensativa sarebbe dovuta cominciare già entro la fine dello scorso anno in un sito stabilito dal Comune stesso. Due nuovi alberi da scegliere tra specie arboree protette, con una circonferenza di 12-14 cm ed una altezza di circa 2 metri a fronte di ogni pino domestico di circa 20 metri scomparso.
La Giunta aveva annunciato “una moderna progettazione del verde, essenze arboree adeguate, geometrie di sviluppo sostenibili e, finalmente, manutenzioni programmate e tecnicamente all’altezza. Ma ad oggi, ciò cui la nostra città assiste è il triste prosieguo di quanto si preannunciava la scorsa estate, ovvero nuove ordinanze di abbattimento e manutenzioni del verde pubblico insufficienti”.
“Pericolosi – aggiunge Crispoldi – sono stati definiti 38 alberi del bellissimo borgo di Piediluco, tra cui specie di salici, pioppi, un pino, un cipresso, il cui taglio è stato sospeso per il momento per via delle nidificazioni, con tanto di esposto-denuncia depositato alla Procura, alla Prefettura e alla Regione.
L’esponente Pd fa poi riferimento ai recenti tagli di platani in zona stadio e del pino in corso Tacito.
“I nostri Consiglieri – aggiunge Crispoldi – hanno presentato vari atti per richiedere la sospensione immediata delle ordinanze di abbattimento che si sono succedute, per avere maggiori informazioni laddove non ci sembrava che ci fosse chiarezza, per promuovere un confronto. Abbiamo denunciato un Regolamento del Comune di Terni molto carente per quanto riguarda la cura del verde pubblico e la preservazione del patrimonio arboreo, chiedendo delle risposte precise sul tema della ripiantumazione, di cui ad oggi la città non sa nulla.
Riteniamo utile l’apertura di un tavolo di dialogo con professionisti in ambito di rigenerazione urbana, di decarbonizzazione, associazioni, cittadinanza e tutte le parti coinvolte, per arrestare questa ‘tendenza’ attuata dall’amministrazione comunale e guardare finalmente al verde pubblico come elemento indispensabile per la salute ed il benessere delle persone e per il contrasto degli effetti del cambiamento climatico.”