L’VIII Giornata Mondiale dei Poveri “La preghiera del povero sale fino a Dio” sarà celebrata in diocesi domenica 17 novembre con la messa alle ore 11 nella chiesa di San Martino in via Ciaurro a Terni.
A seguire nella mensa “San Valentino” della Caritas diocesana e associazione San Martino impresa sociale, ci sarà il pranzo solidale con i poveri e gli operatori e volontari della Caritas diocesana e associazioni caritative.
In preparazione alla giornata viene proposto un momento di condivisione e conoscitivo delle povertà del territorio, delle attività svolte quotidianamente dalla Caritas Diocesana di Terni Narni Amelia e dall’Associazione San Martino Impresa Sociale a sostegno delle persone più fragili, con l’Open Day delle Opere Segno dal 15 al 19 novembre.
Un’occasione per far conoscere l’attività di tali opere e sensibilizzare possibili volontari che vogliono dedicare il tempo in favore degli ultimi.
Venerdì 15 novembre ci sarà la visita all’Opera segno “Non è amore-Scarpe Rosse” e Carcere presso strada di Valle Verde, 22 Terni, dalle 9 alle 17 su appuntamento mentre dalle 17 alle 19 l’ingresso sarà libero.
Sabato 16 novembre ad Amelia il “Tour della carità” dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 open day della cittadella della solidarietà, Santa Fermina, dell’oratorio, del mercatino solidale e della Caritas indumenti.
Lunedì 18 novembre opera segno Mensa “San Valentino”, in via Ciaurro a Terni. Dalle 9 alle ore 17 su appuntamento e dalle 15 alle 17 aperto a tutti, accesso libero.
Martedì 19 novembre visita al Centro di ascolto, emporio alimentare e abbigliamento, casa di accoglienza Parrabbi, presso il centro di via Vollusiano, con le stesse modalità e orari dei giorni precedenti.
La Giornata mondiale dei poveri è un’opportunità pastorale che provoca ogni credente affinché la Chiesa, attraverso le azioni tangibili delle comunità cristiane, diventi sempre più segno della carità di Cristo verso gli ultimi e i bisognosi.
Ricorda papa Francesco nel suo messaggio per questa giornata: «In cammino verso l’Anno Santo, esorto ognuno a farsi pellegrino di speranza, ponendo segni tangibili per un futuro migliore. Non dimentichiamo di custodire «i piccoli particolari dell’amore» fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto…In questo tempo, in cui il canto di speranza sembra cedere il posto al frastuono delle armi, al grido di tanti innocenti feriti e al silenzio delle innumerevoli vittime delle guerre, rivolgiamo a Dio la nostra invocazione di pace. Siamo poveri di pace e tendiamo le mani per accoglierla come dono prezioso e nello stesso tempo ci impegniamo a ricucirla nel quotidiano».