“Non crescono solo i mezzi delle materie prime e dell’energia come ben sanno tutte le famiglie e le aziende, salgano le quotazioni degli stipendi del sindaco Latini, della sua giunta e del presidente del consiglio comunale. “
A scriverlo in una nota è il capogruppo il capogruppo del Pd a Palazzo Spada, Francesco Filipponi .
“Gli attuali amministratori – scrive Filipponi – si sono precipitati nel recepire la possibilità di aumentare i propri stipendi passando dai 31 mila euro complessivi al mese a 44 mila e 500 euro, con un incremento di oltre 13 mila euro. Complessivamente la giunta costerà oltre mezzo milione di euro l’anno. Una cifra imbarazzante, che supera quella già record delle precedenti indennità.
Il sindaco andrà a prendere 7 mila e 800 euro al mese, 5.800 la vice, 4.700 gli assessori.
Non ci dicano gli amministratori iper-remunerati che gli aumenti erano dovuti, ricordiamo che altri sindaci e amministratori ,come quelli di Livorno, hanno rinunciato a intascare ulteriore danaro pubblico.
Per non parlare del presidente del consiglio comunale che – nonostante il lungo periodo di attività da remoto- ha visto un aumento di oltre mille euro arrivando a quasi 5 mila.
Sottolineiamo, infine, che la giunta Latini almeno su una cosa guarda lontano: negli atti amministrativi adottati sono già stati automatizzati gli aumenti per il 2023″.
Gli aumenti degli stipendi per gli amministratori locali, equiparati a quelli regionali, erano previsti nella Legge di Bilancio 2022, articolo 175.
Il sindaco va a prendere come un presidente di regione. L’aumento di stipendio sarà graduale per gli anni 2022 e 2023. Permanente dal 2024.
Anche le indennità di funzione dei vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali saranno adeguate alle indennità di funzione dei corrispondenti sindaci con l’applicazione delle percentuali vigenti.
In particolare, a decorrere dal 2024, l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario sarà parametrata al trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni (attualmente pari a 13.800 euro lordi mensili, secondo quanto definito dalla Conferenza Stato – regioni con le delibere del 30.10.2012 e 06.12.2012, n. 235) in relazione alla popolazione risultante dall’ultimo censimento ufficiale, secondo le misure così definite:
- 100% per i sindaci metropolitani (quindi pari a 13.800 euro lordi mensili);
- 80% per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti (pari a 11.040 euro lordi mensili);
- 70% per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti (pari a 9.660 euro lordi mensili);
- 45% per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti (pari a 6.210 euro lordi mensili);
- 35% per i sindaci comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti (pari a 4.830 euro lordi mensili);
- 30% per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti (pari a 4.140 euro lordi mensili);
- 29% per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti (pari a 4.002 euro lordi mensili);
- 22% per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti (pari a 3.036 euro lordi mensili);
- 16% per i sindaci comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti (pari a 2.208 euro lordi mensili).
L’incremento sarà adottato in misura graduale per il 2022 e 2023:
- nell’anno 2022 l’indennità di funzione sarà adeguata al 45%
- nell’anno 2023 al 68%.