Lunedì pomeriggio 17 ottobre si è svolto a Terni un presidio da parte del Comitato “No alla sanità privata e convenzionata a pagamento in Umbria” difronte all’ingresso dell’ospedale di Terni. Non con un risvolto polemico visto che ai manifestanti non è stato permesso, da parte dell’azienda Santa Maria, di entrare nell’area dell’ospedale. Dove peraltro erano già stati lo scorso 6 ottobre.
“Siamo qui per dire no alle convenzioni che stanno contribuendo a togliere fondi al Servizio Sanitario Nazionale, fondi che potrebbero essere utilizzati per assunzione del personale mancante , medici, infermieri, operatori socio-sanitari. Noi siamo per tornare alla sanita pubblica di qualità che possa garantire servizi a tutti i cittadini”.
Ricordiamo che Il
Alla manifestazione del 22 ottobre hanno aderito anche tutti i gruppi di minoranza presenti a Palazzo Cesaroni. Pd, 5 Stelle, Patto Civico più il gruppo Misto , in una nota congiunta scrivono di ritenere “assai importante essere in piazza, al fianco delle organizzazioni sindacali, degli operatori della sanità e dei cittadini, per ribadire ancora una volta che la salute è un diritto essenziale e il servizio sanitario regionale deve essere messo nelle condizioni di poterlo assicurare pienamente a tutti. Il processo di smantellamento della sanità umbra – aggiungono tutti i consiglieri di minoranza – così come teorizzato e realizzato dalla Giunta Tesei, sembra non volersi arrestare. Anzi, il nuovo piano sanitario acuisce ancora di più le fragilità e le carenze emerse in questi ultimi tre anni all’interno del sistema pubblico, finendo per prefigurare l’applicazione di modelli organizzativi e gestionali pensati solo per rispondere ad una logica di risparmio della spesa e non tanto di promozione della qualità dei servizi e delle cure. Per questo motivo riteniamo questo atto del tutto irricevibile perché è il frutto di una programmazione del tutto autoreferenziale, e perché siamo ben consapevoli che non sarà in grado di arrestare l’inesorabile scivolamento della sanità umbra verso gli standard del sud del Paese”.