È stato bloccato in un’abitazione di via Tre Venezie a Borgo Bovio, l’accoltellatore del poliziotto della Sezione Antidroga della squadra Mobile fuggito giovedì sera ad un controllo in via Manassei. È un tunisino di 34 anni clandestino. Anche quando è stato fermato ha ingaggiato una colluttazione con gli agenti, e ha ferito nuovamente a una mano lo stesso ispettore di polizia che aveva colpito l’altra sera. Ha pure tentato di accoltellarlo al petto.
L’ispettore di polizia ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso.Ha una prognosi di 20 giorni.
“E’ un soggetto pericolosissimo – afferma l’avvocato Massimo Proietti che assiste l’agente di polizia ferito – come dimostrano queste due aggressioni a mano armata e, a quanto ci risulta, aveva un decreto di espulsione, non eseguito, a Bologna.E sulle spalle ha numerosi precedenti penali.”
“In qualità di legale della parte offesa e quale legale di UNAVI, di cui sarò coordinatore regionale, esprimo soddisfazione – aggiunge l’avvocato Proietti – per l’arresto di questo pericolosissimo pluripregiudicato, auspico che all’aggressore venga irrogata la pena di giustizia,nell’interesse della sicurezza del territorio, e della città.”
Il soggetto in questione, dunque, non si doveva trovare sul territorio italiano. Questa vicenda ricorda da vicino quella di David Raggi con l’aggressore che non si doveva trovare sul suolo italiano.Fortunatamente l’esito è stato ben diverso.
“Anche a nome dell’UNAVI – l’associazione che riunisce le vittime di reati violenti, ribadisce l’avvocato Proietti – esprimo piena solidarietà all’ispettore di polizia Claudio Nannini e annuncio che ci costituiremo parte civile.”