“Il Sindaco pro tempore dovrebbe smetterla con uno scaricabarile che lo sta rendendo ridicolo e lo sta sempre più isolando dalla città, dai suoi vecchi sostenitori e dalla cittadinanza. La soluzione di non affrontare subito il problema della tariffa corrispettiva sui rifiuti, ovvero rinviare tutto tra un anno, attraverso un gruppo di lavoro non fa altro che spostare nel tempo il problema. Occorre intervenire ora, sulle competenze in merito del comune, ovvero chiudere il ciclo dei rifiuti, guadagnando sul riuso ed il recupero e ampliando la platea delle agevolazioni per le famiglie in difficoltà, ovvero quelle con isee sotto la soglia di povertà, quelle numerose e quelle con all’interno persone con disabilità. Ancora occorrono soluzioni immediate, così come abbiamo proposto oggi in consiglio per le agevolazioni nei confronti dei soggetti del terzo settore. Occorrono misure sul regolamento comunale, a partire dal numero degli svuotamenti di indifferenziato, fino alle agevolazioni da aumentare per gli utilizzatori delle compostiere”.
È quanto scrivono in una nota i consiglieri del Partito Democratico, Francesco Filipponi, Maria Grazia Proietti e Pierluigi Spinelli in merito alla discussione di oggi in consiglio comunale (aperto alla città) sul metodo di raccolta differenziata dei rifiuti ed eventuali cambiamenti.
“Una città non si governa standoci mezza giornata alla settimana e per il resto guardandola da Livorno o da Roma, da Caserta, da Reggio Calabria o da Fondi. Oggi ne è stata la riprova, all’appello hanno risposto nemmeno una decina tra cittadini e rappresentanti associativi. Una città si governa seguendola e ascoltandola sette giorni su sette, 24 ore al giorno – sostengono ancora i consiglieri del Pd – Nel 2018, quando la destra riconquistò il governo della città, il costo del servizio di smaltimento dei rifiuti a carico dei cittadini, nel Comune di Terni, era il più basso dell’Umbria. Questo malgrado in quel quasi ventennio di centrosinistra il Comune di Terni avesse rinunciato, per ragioni ambientali, a due asset fondamentali come la discarica e l’inceneritore comunali e avesse avviato, in partnership con ASM, un ambizioso programma di raccolta differenziata che ha reso Terni, negli anni, uno dei Comuni più virtuosi dell’Umbria. Aggiungiamo, pro memoria: nel quasi ventennio 1999-2018, Terni fu una città pulita e curata, in virtù di una costante collaborazione tra amministrazioni comunali attente e vigili e un’ASM collaborante e qualificata. Oggi Terni è una città indubbiamente più sporca e meno curata, per difetti di attenzione e di impegno innegabilmente riconducibili alla totale assenza amministrativa del Comune. Ciò detto, le dinamiche di rapporto tra il Comune e le sue partecipate (energia, ambiente, rifiuti, acque, depurazione, farmacie, trasporti, parcheggi, servizi, ecc.) sono uno dei fattori nevralgici di una buona amministrazione. C’è chi lo sa fare e ci si impegna, così come c’è chi ne è incapace e se ne infischia. Le contabilità discendono sempre da questo sistema di controlli, relazioni e collaborazioni.
Va ricordato, a chi non sa o ha perso memoria, che il piano d’ambito territoriale della provincia di Terni, che portò al 75% la raccolta differenziata, fu premiato da Federambiente come miglior piano nazionale del triennio 2012-2014. Quel piano prevedeva lo sviluppo della tariffa puntuale, che avrebbe consentito, se applicata, di abbattere i costi del servizio a carico dei cittadini che avessero adottato comportamenti virtuosi nella differenziazione. Fu responsabilità della successiva amministrazione di centrodestra il blocco della tariffa puntuale e della piena attuazione del piano. In realtà Bandecchi tenta di pescare nel torbido, quando dichiara che potrebbe far fallire Asm, cercando di far dimenticare il suo atteggiamento contraddittorio e le tergiversazioni, quando avrebbe dovuto sottoscrivere la lettera dei 61 Sindaci di vario orientamento che chiedevano all’AURI il blocco delle tariffe. Noi faremo la nostra parte come sempre abbiamo fatto per migliorare ancora il servizio, la maggioranza si impegni davvero e smetta di fare demagogia pura”.