“Siamo ai titoli di coda della consiliatura, noi avremmo delle soluzioni sulla partita della raccolta dei rifiuti ma Fratelli d’Italia non parteciperà ad alcun tavolo, ad alcuna commissione, annunciati dal sindaco”.
Lo ha detto il consigliere (coordinatore comunale) di Fratelli d’Italia Marco Cecconi durante la conferenza stampa convocata proprio sul tema della Taric che è stato oggetto del consiglio comunale aperto alla città di questa mattina.
“Il sindaco ha detto una serie di inesattezze – ha dichiarato l’assessore al bilancio del comune di Terni, Orlando Masselli – o perché è male informato o perché non conosce le cose, ha parlato del vecchio tributo Tari , addirittura della Tarsu, cioè di cose che non esistono più. Quanto alla commissione, se si deve intervenire su un appalto a 10 anni dall’affidamento credo che non si debba fare una commissione con i consiglieri comunale ma che ci si debba affidare a uno studio legale qualificato , magari interloquendo anche con chi quell’appalto se lo è aggiudicato. L’unica cosa che si può fare – ha aggiunto Masselli – è inserire dentro a quell’appalto delle sperimentazioni che consentano di poter fornire ai cittadini un servizio diverso e magari a un prezzo inferiore”.
Masselli ha bocciato l’ipotesi dell’accensione di un mutuo di 20 milioni per comprare nuovi bidoni e nuovi camion per la raccolta “perché questo investimento andrebbe a finire di nuovo sulla tariffa, comporterebbe dunque un incremento della tariffa”.
La consigliera Cinzia Fabrizi ha criticato l’organizzazione del consiglio comunale da parte del sindaco, “avrebbe potuto convocare – ha detto la Fabrizi – un’assemblea cittadina, in questo modo avrebbe anche risparmiato il gettone dei lavori del consiglio comunale, non c’era un documento da discutere, ha solo strumentalizzato il consiglio comunale per crearsi l’ennesimo palcoscenico. Sono intervenuti pochi cittadini, i consiglieri di Alternativa Popolare non sono intervenuti, non credo che Terni meriti tanto”.
“Oggi credo sia la rappresentazione plastica dell’agonia di Alternativa Popolare – ha detto la consigliera Elena Proietti – agonia non lenta dopo il risultato elettorale ottenuto alle Europee, 3.300 voti, risultato gravissimo a Terni e il consiglio comunale che avrebbe dovuto convocare (il sindaco, ndr) sarebbe dovuto essere stato quello per rassegnare le sue dimissioni e della sua giunta. I ternani hanno capito con chi hanno a che fare e oggi gli hanno dato un’altra dimostrazione che questo sindaco non lo vogliono più. Quali altre dimostrazioni i cittadini ternani devono dare oltre disertare un consiglio comunale su un argomento importante come la Taric?”
“Non abbiamo fatto accordi con nessuno né li faremo”, ribadisce il coordinatore Cecconi che poi sottolinea “rifletterei sulle varie assenze di oggi , se non fosse stato presente il sindaco non si sarebbe raggiunto il numero legale e il consiglio comunale non si sarebbe nemmeno incardinato”.