I Carabinieri della Compagnia di Terni – Sezione Operativa, unitamente a personale della Sezione Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Collescipoli, hanno tratto in arresto, un egiziano di 25 anni ritenuto responsabile di una rapina aggravata ai danni del titolare di un’attività di autonoleggio situata nel centro città.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe introdotto nei locali dell’esercizio commerciale pretendendo l’asserito pagamento del lavoro prestato presso lo stesso negli scorsi mesi di gennaio e febbraio.
Avrebbe quindi intrattenuto un’accesa conversazione telefonica con il titolare dall’attività e, a seguito della reticenza di quest’ultimo, estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello rudimentale lo ha puntato contro il dipendente presente sul posto.
Sotto la minaccia dell’arma lo avrebbe obbligato a farsi consegnare del denaro contante dalla cassa, dandosi poi alla fuga. Grazie alla pronta reazione della vittima, che ha immediatamente segnalato l’avvenuto alle forze dell’ordine, è stato possibile un rapido intervento ad opera delle pattuglie in zona.
I militari, coordinandosi tra loro, sono così riusciti a rintracciare e fermare il presunto aggressore ancora nei pressi dell’autonoleggio, mentre tentava di liberarsi della refurtiva, consistente in diverse cauzioni in contanti versate dai clienti dell’attività ed allegate dai corrispondenti biglietti nominativi.
Il giovane è stato in seguito condotto negli uffici del Comando Carabinieri di via Radice e, al termine degli accertamenti di rito, è stato dichiarato in stato di arresto con l’accusa di rapina aggravata.
Dopo la convalida dell’arresto, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per il giovane la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Terni.
LA SUPERGOMMA CHIEDE UNA RETTIFICA
Rispetto ai fatti sopracitati e la ricostruzione fatta dagli inquirenti , il titolare de “La Supergomma”, l’attività rapinata, chiede una rettifica che pubblichiamo integralmente.
“In merito all’articolo pubblicato sul vostro portale, tengo a precisare che è erronea l’interpretazione secondo cui la rapina sarebbe legata a presunti stipendi non corrisposti. Il soggetto in questione non svolgeva attività lavorativa regolare presso la mia azienda al momento dei fatti, né esistevano pendenze economiche documentate nei suoi confronti.
Invito pertanto la redazione a considerare una rettifica, nel rispetto della verità e delle indagini in corso”.