“E’ un atto d’amore, la gente non bada ai 50 centesimi che paga in più”.
E’ efficace quanto ci ha detto Cristina, che vende fiori al cimitero urbano di Terni . E’ un atto d’amore verso i nostri cari quello che compiamo andando al cimitero e lasciando un fiore sulla loro tomba. Non ci si rinuncia, magari si compra un crisantemo di meno da abbinare ad altri mazzi di fiori sicuramente più economici come la crisantemina, ma si compra.
Resiste alla crisi, dunque, il mercato dei fiori all’esterno del cimitero. Tutti gli operatori sono moderatamente soddisfatti. C’è stato un significativo afflusso di visitatori e di acquirenti che è iniziato sabato 29 ottobre e si concluderà mercoledì 2 novembre. Un lungo ponte assistito, oltretutto, dalle ideali condizioni climatiche.
Se è vero che la crisi è forte e fa paura è altrettanto vero che chi è in condizioni di farlo non rinuncia, almeno in questi giorni, a fare una visita ai propri cari che non ci sono più. Gli operatori commerciali pertanto hanno deciso di limitare al massimo l’aumento dei prezzi dei fiori e dei vasi facendosi carico loro stessi di gran parte dell’aumento dei costi che hanno subito.
Il prezzo del crisantemo varia da 1,50 (il più economico) a 3 euro (il più grande).