Un pellegrinaggio ininterrotto.
I ternani sono devoti al loro santo patrono San Valentino e da questa mattina affollano la basilica che gli è dedicata. Una sosta breve davanti all’urna, una preghiera, il segno della croce, un gesto affettuoso.
Oggi, primo giorno di Quaresima, il Vescovo di Terni, Francesco Antonio Soddu presiede in Duomo la celebrazione del mercoledì delle Ceneri, non è a San Valentino dove, invece, è stato ieri per il rito solenne. “San Valentino, che la tradizione ci consegna come il santo dell’amore familiare – ha detto Mons. Soddu – ci insegna che solo attraverso la donazione incondizionata della propria vita all’unico pastore, ossia Gesù Cristo, si può seminare e raccogliere il frutto sano e bello dello stesso amore. Ma attenzione tra la semina e il raccolto si rende necessaria la cura nel coltivare adeguatamente il seme che diventa germoglio, che diventa pianta, che produce il frutto. Senza questa cura il seme potrebbe non germogliare e, se germogliato in avverso contesto, rischia di diventare pianta cattiva e sterile. Il nostro Santo Patrono ha saputo essere buon seminatore, attento custode del gregge e, insieme all’alto compito nel custodire e reggere la sposa di Cristo, ha saputo declinare questo suo amore verso ogni singola categoria di persone: dai poveri, agli ammalati nello spirito e nel corpo.
La tradizione poi ci consegna la particolare attenzione di san Valentino verso i giovani – ha detto ancora il vescovo – cosa che sempre dovrebbe caratterizzare l’azione della società e della Chiesa. Questa attenzione è esplicitata nella forma della donazione reciproca della coppia. Perciò chiediamo al nostro santo Patrono che i giovani attingano da lui le sane e virtù per crescere nell’amore autentico e nel reciproco rispetto e si impegnino attivamente per edificare un mondo di pace”.