“L’esempio di San Valentino ci ha illuminati e confortati in un tempo che ci porta anche tante prove, la sua è stata una fede autentica e da quanto ha vissuto rappresenta una indicazione di vita per tutti con questo mistero dell’amore che regge l’umanità nel suo cammino.”
Lo ha detto l’arcivescovo di Foligno, Assisi, Gualdo e Nocera, mons. Domenico Sorrentino che ha celebrato la solenne messa in onore di San Valentino questa mattina, nella basilica. Al suo fianco il vescovo di Terni, Narni, Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu.
“L’amore è un aspetto così importante della nostra vita – ha aggiunto il vescovo Sorrentino – l’amore coniugale che si stabilisce tra un uomo e una donna ma anche l’amore universale che spinge in avanti l’umanità, la fa crescere , la fa essere perché senza amore non vivremmo nemmeno, non ci sarebbe la famiglia, non ci sarebbe la generazione, non ci sarebbe il futuro.
Il linguaggio dell’amore – ha avvertito il presule – deve essere espresso bene, c’è bisogno che ci si incontri per una conoscenza profonda, che ci si senta chiamati dall’alto perché altrimenti l’amore rischia di essere banale e fragile e siamo in un tempo in cui vediamo quanta fragilità ci sia nell’amore. Le nostre famiglie fanno fatica a perseverare e tante volte non ci si trova nemmeno in un amore degno di questo nome. Guai se l’amore diventa una merce, un mercenario fugge difronte alle difficoltà.”
Al termine del rito religioso i due vescovi si sono affacciati sul sagrato della chiesa per benedire la folla di fedeli che, per le restrizioni anti covid, non era potuto entrare nella basilica.