E’ un dato shock per la città di Terni quello che emerge dai risultati di uno studio di Vox Diritti – Osservatorio italiano sui Diritti , raccolti in un rapporto annuale che sarà presentato alla stampa questa mattina e del quale “Repubblica” ne ha anticipato sommariamente i contenuti. Sono stati analizzati 630 mila tweet dai quali emerge un netto aumento di quelli negativi. Insomma, l’odio cresce e si radicalizza. “E il mondo virtuale – afferma la costituzionalista e pro rettrice della Università Statale di Milano Marilisa D’Amico – purtroppo è lo specchio di quello reale”. L’odio in rete riguarda in particolare determinate categorie sociali come gli appartenenti alla comunità LGBTQ con un 20% di tweet d’odio in più innescato dalle polemiche che hanno accompagnato il disegno di legge a firma di Alessandro Zan. Che poi sappiamo che fine ha fatto. Ma sono in aumento i tweet di odio anche nei confronti delle donne, dei disabili, degli immigrati e degli ebrei. I cinguettii sono stati “pescati” nella Rete seguendo alcune parole chiave “riferite – si legge su Repubblica – ad alcuni cluster, cioè categorie che di solito vengono prese di mira sui social. Infine al software che ha “pescato” i tweet di odio è stato chiesto di localizzare dove gli hater sono più scatenati. E così è emerso (a sorpresa?) che è Terni la città capitale dell’intolleranza che, in questa graduatoria vergognosa, precede Roma, Milano, Torino, Napoli e Firenze. Nel dettaglio i tweet degli hater di Terni (fra questi 630 mila monitorati) sono stati 21.186, a Roma sono stati 18.751, a Milano 16.546, a Torino 5.243, a Napoli 5.082 e a Firenze 2.524. Dei 21.186 tweet d’odio ternano, 8.438 erano rivolti contro i disabili, 7.889 contro le donne, 1.858 contro gli ebrei , 1.536 contro gli omosessuali, 1.376 contro i migranti e “soltanto” 38 contro gli islamici. E magari questi “stimabili” concittadini ne saranno anche fieri.