Nel giorno dello sciopero nazionale dei lavoratori della vigilanza privata a Terni si è tenuto un presidio promosso da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil a supporto della vertenza dei dipendenti di Sicuritalia impiegati all’interno di Ast.
“La situazione che si è determinata con la riduzione delle attività di vigilanza – spiegano i sindacati – produrrà un esubero dei lavoratori impiegati all’interno dell’acciaieria. Il territorio, nel suo complesso, dovrà farsi carico dei problemi che investono persone e famiglie, con l’incertezza del futuro e delle condizioni materiali, che solo il lavoro può garantire”.
Gli esuberi potrebbero arrivare, a fine anno, a 40. Mercoledì 4 maggio le organizzazioni sindacali avranno un incontro con Sicuritalia mentre domani sera, 3 maggio, si terrà un’assemblea di tutti i lavoratori in cui verranno assunte delle decisioni perché il problema non può essere confinato solo fra azienda, sindacati e lavoratori.
“Chiederemo un incontro al Prefetto di Terni – ha detto Lucia Rossi, che ha parlato insieme a Sergio Sabatini e Maurizio Paoletti – perché le istituzioni devono farsi carico di 40 persone che possono perdere il posto di lavoro. Dobbiamo denunciare questa situazione al territorio e capire quali possibili soluzioni possiamo individuare”.
Durante il sit in, per una decina di minuti sindacalisti e lavoratori hanno occupato il tratto di viale Brin difronte all’ingresso principale di Ast bloccando il traffico e poi rallentandolo.