Una pennella fluida, istintuale, ma al contempo ponderata. Quelle che Stefano Colangeli espone nel laboratorio polifunzionale della biblioteca comunale di Terni, in piazza della Repubblica, sono opere di impronta astratta anche se, in taluni casi, permane una connotazione figurale. «Io vengo da una pittura paesaggistica, post impressionista, macchiaiola. Ora mi piace l’astrazione perché è molto più libera».
Le configurazioni narrano un percorso visionario che evoca liriche atmosfere rese con stratificazioni, intrichi di tratti, grovigli cromatici. Un viaggio visivo pervaso da immaginazioni, suggestioni, archetipi. Pennellate spesso vorticose generano un caos che dissolve i confini temporali e spaziali. La rappresentazione estetica, tra leggibilità ed astrazione, consente molteplici forme di lettura.
L’immagine si crea attraverso il colore e la luce, la struttura è un gioco che si rinnova in variegate forme. «Il colore alla fine è quello che percepiamo con i nostri sensi, è la realtà che ci circonda e un’elaborazione della nostra mente». Il segno, rigido o morbido, crea un reticolo nel quale la connotazione pittorica trasfigura le forme.
La mostra di Stefano Colangeli “Espo’s” e’ visitabile fino a domenica 24 marzo dalle ore 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30. L’ingresso è gratuito.