Doveva essere una rivoluzione e così è stata. Una rivoluzione che, attraverso l’arte, supera i confini portando colore, emozioni, bellezza e valore nelle città e nelle comunità locali.
È questo l’obiettivo raggiunto dal Festival di arte contemporanea GemellArte, che ha appena chiuso l’edizione 2021 con un grande successo internazionale, creando un vero e proprio ponte culturale fra l’Italia e la Francia, in uno scambio di progetti e di esperienze oggi più attuale che mai.
Protagoniste del Festival – nato per rivitalizzare i gemellaggi e valorizzare il patrimonio locale, sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut Français Italia – ancora una volta sono state Terni e Saint-Ouen, gemellate dal 1961. Un legame profondo, rinnovato attraverso due residenze parallele all’insegna del tema “Vive la Revolution”, declinato dagli artisti vincitori di una doppia call internazionale lanciata lo scorso settembre, documentate da due video disponibili sul canale Youtube Gemellarte Festival.
Il francese STO, autore di un originale affresco contemporaneo che mescola elementi della mitologia romana e naturali, come simboli di un’auspicabile rivoluzione ecologica, realizzato con i colori forniti da AirLite, società produttrice di vernici sostenibili per l’ambiente, che riducono l’inquinamento dell’aria e il consumo di energia; e l’italiano ARIS, figura di spicco nel panorama europeo dell’arte urbana e contemporanea da oltre vent’anni, che a Saint Ouen ha dato vita ad un colorato sovrapporsi di livelli e di figure, una parete solare, una proposta di nuovi incontri tra esseri eterei, uno spazio della condivisione e della visione utopica.
“Siamo felici di aver ricevuto tanti consensi, ha affermato il direttore artistico Chiara Ronchini, questo ci conferma che l’arte vince, sempre. Ma GemellArte è molto di più di un’opera o di un muro in residenza. GemellArte è una riflessione, un’opportunità e un motore in più per l’arte contemporanea, che non conosce confini. E ora come ogni rivoluzione, ci si prepara al dopo. GemellArte è un festival che cresce, che si apre la strada puntando ad obiettivi ben precisi, mettendo al primo posto la cultura, le connessioni tra luoghi, abbattendo distanze e creando opportunità di crescita per l’arte emergente e le città, arricchendo il territorio di cultura contemporanea, conclude Ronchini, senza limiti e confini, contribuendo a scrivere una storia che verrà raccontata ai posteri”.
A raccontare l’atmosfera della parte transalpina di GemellArte è Tiziana Zumbo Vital, storica dell’arte, curatrice del festival in Francia.
“Sono stata più che lieta di aver curato un’edizione che ha messo al centro l’arte e un necessario dibattito sull’evoluzione della Street art”, sottolinea, ricordando uno degli eventi di punta dell’iniziativa: un appassionante dibattito fra il sociologo francese Michel Maffesoli (Università della Sorbona di Parigi) e il critico d’arte e professore dell’Accademia delle belle arti di Palermo Marcello Faletra sulla Street Art tra rivolta e istituzionalizzazione.
“Sono felice di avere accolto due personaggi illustri il cui contributo ha illustrato come da una necessaria rivolta la Street art stia diventando sempre di più un’istituzione per le nostre città, pur mantenendo quella sua ontologica essenza originaria che è, per l’appunto, la volontà di dire che ‘la città è di tutti'”.
Per poi soffermarsi sul murale realizzato dall’artista italiano Aris nel centro della città diSaint’Ouen,”attirando l’attenzione dei passanti che da quest’opera sono rimasti rapiti, incantati, lasciandosi assorbire dalla forza dei colori e dai volti effimeri delle silhouette che emergono quando lo sguardo si inoltra più profondamente”.
L’edizione 2021 di GemellArte anche quest’anno è stata arricchita da GemellArteOff, rassegna gratuita di cinema in lingua francese, con sottotitoli in italiano, in programma al Caos – Centro arti opificio Siri di Terni fra novembre e dicembre, grazie all’archivio messo a disposizione dall’Institut francais – If Cinema, curata dalla giornalista Sara Michelucci e da Fabrizio Borelli, regista, fotografo e presidente di X-Frame Aps. Rassegna all’insegna della contemporaneità, che quest’anno si è aperta conun importante dibattito su “Il cinema come mestiere”, con la partecipazione delle istituzioni locali, dei rappresentanti della nuova Umbria Film Commission, dell’Ambasciata francese in Italia e di tanti operatori del settore, sotto il patrocinio, tra gli altri, della Siae.
“Con GemellArte abbiamo realizzato un sogno – ha commentato Alessio Crisantemi, giornalista e presidente di Gn Media, promotore del Festival – e ogni anno, ogni volta che sveliamo un’opera donandola alla città, quel sogno si realizza di nuovo. Oltre a donare opere d’arte alle città, portando quindi cultura e valore, quello che facciamo attraverso GemellArte è anche offrire delle opportunità a degli artisti, spesso giovani o emergenti, di potersi mostrare all’estero, di viaggiare per fare arte e di misurarsi con una nuova sfida. Ma l’altro aspetto di primaria importanza è la risposta dei cittadini, che dimostrano ogni volta quanto siano importanti e apprezzate la bellezza, l’arte e la cultura. Oltre a rinnovare il patto di amicizia che lega le città di diversi Paesi attraverso un gemellaggio. Tutto questo è accaduto a Terni e Saint’Ouen, dove il Festival è diventato ormai una tradizione e un appuntamento fisso, ma adesso è pronto a ripetersi anche in altre città, tenendo conto dei molteplici gemellaggi esistenti tra comuni italiani e francesi”.
L’appuntamento, quindi, è alla prossima edizione del Festival, GemellArte 2022, che ha in serbo una serie di importanti novità ed evoluzioni, tutte da scoprire.