Sono tante anche a Terni le scuole di danza e gli insegnanti che si riconoscono nella Formazione Coreutica di Base che hanno aderito a Assodanza Italia. Si tratta di un’associazione tesa a rappresentare a livello nazionale gli interessi del settore, tra i più colpiti dall’emergenza coronavirus, chiedendo maggiori tutele. Una nuova realtà che risponde all’esigenza di dar voce al comparto danza, con risposte che mirino a tutelare la drammatica situazione di gestori, direttori di scuole di danza e relativi collaboratori ed insegnanti. In breve tempo, alle 22 scuole fondatrici si sono unite numerose scuole e insegnanti, oltre a nomi d’eccellenza quali Luciano Cannito e Rosanna Pasi che sono diventati Soci Onorari.
La coordinatrice regionale dell’Umbria è Rosanna Filipponi, coadiuvata dalle direttrici delle scuole del territorio ternano.
“Grazie all’iniziale petizione presentata dal gruppo Danza e Sport Italia, un collettivo spontaneo che ha promosso con forza e dedizione l’iniziativa, è stato registrato un ampio successo di ascolto da parte di Governo ed istituzioni – dichiara Miriam Baldassari, eletta all’unanimità presidente dell’associazione – per dare vita a questa nuova associazione integralmente volta alla tutela del comparto danza. Assodanza Italia intende operare per ridefinire l’identità costitutiva delle scuole di danza, favorendo l’emersione dell’arte coreutica dal macro contenitore sportivo, che non ha saputo rappresentare le istanze specifiche del comparto debitamente afferente all’area dell’istruzione, della cultura, della salute. Tra i principali obiettivi a breve termine dell’associazione, aggiunge la presidente, c’è la soluzione delle problematiche del settore causate dall’emergenza Covid19, ma non solo. Nel medio e lungo periodo puntiamo a ottenere il riconoscimento della figura professionale dell’insegnante di danza e dell’autonomia delle scuole di danza, oltre all’istituzione di un trattamento retributivo/fiscale studiato appositamente per il comparto danza, l’individuazione di un percorso univoco di certificazione delle competenze dell’Insegnante di danza di base e la tutela dei diritti dei lavoratori del settore coreutico attraverso un rapporto di collaborazione specifico, perche le nostre peculiarità sono per lo più incompatibili con lo sport”.