Non è un buon momento per i truffatori che arrivano a Terni. I carabinieri ne hanno infatti arrestato un altro grazie all’intervento del comandante della stazione dei carabinieri di San Gemini, libero dal servizio, che si trovava a Borgo Rivo. Il militare è stato avvisato da un suo conoscente che alle “Quattro strade” era stato avvistato un giovane mentre, lentamente, esaminava case, cancelli e campanelli, fornendogli una sommaria descrizione. Il militare si è messo alla ricerca del ragazzo rintracciandolo mentre stava camminando lungo via Paganini, osservando, appunto, con particolare attenzione le varie case. Il luogotenente ha atteso di capire quale fossero le sue intenzioni osservandolo a breve distanza. All’improvviso il giovane si è fermato nei pressi di una abitazione che il militare sapeva essere abitata da un’anziana sola. Lo ha visto suonare il campanello e la donna affacciarsi alla finestra per poi aprire il cancello, facendosi incontro allo sconosciuto. Il comandante è quindi intervenuto chiedendo spiegazioni al giovane, privo di documenti, che non è riuscito a giustificare il motivo di quell’incontro e ha fornito delle risposte evasive. La donna ultraottantenne ha riferito di essere stata contattata telefonicamente da un presunto appartenente al tribunale informandola che il genero era rimasto coinvolto in un incidente stradale e per le sue responsabilità era stato trattenuto presso quello stesso tribunale. Ha quindi chiesto all’anziana una cauzione di diecimila euro per la liberazione del marito della figlia. La poveretta, spaventatissima, aveva riferito di non avere quei soldi, ma che poteva soltanto racimolare qualcosa. Il malvivente ha insistito chiedendo, al posto dei soldi, oggetti preziosi. Il luogotenente ha chiesto il supporto del radiomobile dei carabinieri di Terni che lo hanno arrestato: si tratta di un napoletano di poco più di 18 anni, incensurato, che è stato associato al carcere di vocabolo Sabbione. Oltre alla tentata truffa aggravata commessa ai danni dell’ultraottantenne, i militari hanno accertato una seconda truffa, utilizzando la stessa tecnica, consumata ai danni di un’altra signora di Rieti. Il giovane arrestato era stato verosimilmente accompagnato da altro complice e si muoveva dietro indicazioni pervenute con messaggi wathsapp e foto degli indirizzi da colpire, provenienti da altro complice appartenenti ad un sodalizio criminale dedito a questa tipologia di reati. Non e’ escluso che nella stessa mattinata e nei giorni precedenti, vi siano stati altri episodi del genere per i quali sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Terni.