Incidenti stradali, approccio medico sinergico tra professionisti con un’attenzione particolare all’aspetto socio/educativo del fenomeno sicurezza. Questi i temi all’ordine del giorno del convegno che si è svolto a Terni, promosso dal Direttore della S.C. di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera“Santa Maria” di Terni Sandro Latini.
Sorprendente la partecipazione all’evento che, nel pieno rispetto dei protocolli anti covid-19, ha rilanciato l’attività convegnistica fortemente colpita dalla pandemia. Medici dell’urgenza, chirurghi ortopedici, neurochirurghi, anestesisti, rianimatori e infermieri hanno accolto con entusiasmo la possibilità di intervenire lanciando un segnale importante per la ripresa dell’attività di formazione in presenza in ambito medico.
Dalla gestione del codice rosso in Pronto soccorso fino alla Terapia Intensiva, tanti gli step da definire per il corretto trattamento medico dei pazienti vittime di incidenti stradali che dopo il lockdown sono tornati drasticamente ad aumentare facendo registrare numeri preoccupanti: 590 incidenti al giorno, con circa 50 milioni di infortuni permanenti ogni anno.
Tra le cause più frequenti si confermano la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata.
Secondo l’ISTAT nel 2019 si sono verificati in Italia 172.553 incidenti stradali con lesioni a persone, di cui 3.334 mortali entro 30 giorni dalla data del sinistro.
Integrare la professionalità di chi lavora in ambito ospedaliero con quella di chi è impegnato nella progettazione dei sistemi di sicurezza delle autovetture sensibilizzando l’opinione pubblica sulla gravità dei numeri si rivela dunque fondamentale e l’interdisciplinarità del tema rappresenta l’obiettivo da perseguire.