“Il parco storico delle Grazie è uno dei luoghi più belli e interessanti della città. Per questo, a seguito degli interventi realizzati dalla nostra Amministrazione comunale nello scorso autunno, che hanno consentito di riaprirlo ai cittadini dopo anni di abbandono, abbiamo subito pensato di valorizzarlo, anche attraverso l’organizzazione di attività culturali, oltre che per garantire la sua sicurezza e la manutenzione ordinaria”.
Lo dichiarano l’assessore ai servizi sociali Cristiano Ceccotti e l’assessore al verde pubblico Benedetta Salvati.
“Sulla base di questi obiettivi – dice l’assessore Cristiano Ceccotti – il Comune di Terni ha quindi stipulato un patto di collaborazione con la Confraternita San Giuseppe e San Francesco di Paola, considerata la disponibilità manifestata fin dall’inaugurazione della risistemazione del parco da parte di Padre Angelo Gatto e dalla Confraternita stessa. Il patto di collaborazione riguarderà in particolare la cura, la rigenerazione e la realizzazione di attività religiose, culturali, formative e ricreative all’interno del Parco”.
Tra le attività proposte e che saranno realizzate, ci saranno anche un corso per Operatori della Speranza, un presepe vivente, la riproposizione dell’antica processione di Santa Maria delle Grazie, la Via Crucis e altro ancora. La piccola selva delle Grazie ospitò un convento dei frati minori sul colle dove c’erano una fonte e un’immagine ritenuta “miracolosa” che replicava in parte l’analogo convento costruito all’inizio del Quattrocento per volontà di San Bernardino sul Colle dell’Oro dall’altra parte della città. La valorizzazione del parco andrà di pari passo con il recupero della chiesa di Santa Maria delle Grazie che conteneva e contiene importanti testimonianze d’arte e di fede.
“I parchi più antichi rappresentano la nostra storia e non possiamo che accogliere con entusiasmo le finalità sociali e culturali contenute nel patto di collaborazione proposto dalla Confraternita che ringraziamo. Nel patto viene evidenziato il concetto di bene comune, contro i fenomeni di degrado e per la tutela dell’ambiente e dei beni artistici: si tratta in effetti di un altro importante esempio di collaborazione tra cittadini, associazioni e amministrazione pubblica, per rendere la città più bella, più vivibile più rispettosa della sua storia e quindi più attrattiva, attraverso strumenti innovativi come quello dei patti”.
Altre attività potranno essere individuate e definite nell’ambito del Laboratorio Urbano Permanente, che rappresenta la sede per effettuare il monitoraggio sull’andamento delle attività in corso e per definire le attività successive.